Si rischia un’incredibile disparità tra il calcio dilettantistico e quello professionistico, dove i primi possono giocare senza obbligo di tamponi
La Figc aveva redatto un lungo documento con le linee guida per la riapertura degli stadi con una capienza di 1/3 nella prossima stagione, ma Speranza e il Cts non lo hanno neanche aperto per il momento. Appare dunque certo che la Serie A ripartirà a porte chiuse almeno per le prime due giornate. La speranza è quella di una parziale riapertura per il week end del 3-4 ottobre.
Al momento l’ultimo Decreto ha concesso la partecipazione fino a 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per gli eventi sportivi, con una deroga che lascia autonomia ai Governatori delle Regioni per modificarne il numero. Così funzionerà ad esempio per il ritiro del Napoli a Castel di Sangro. Ma appare chiaro, spiega il Corriere dello Sport, che questo metodo non potrà essere usato alla ripartenza del campionato, perché si rischierebbe una disparità di trattamento a seconda delle diverse sensibilità del Governatori.
Per giocare nelle giovanili o tra i dilettanti davanti a 1000 persone, non servono nemmeno i tamponi. mentre i professionisti torneranno in campo il 19 settembre probabilmente senza tifosi, sottoponendosi costantemente a nuovi test e seguendo rigidamente e linee guida