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Il Tribunale dà torto al Napoli e ragione all’abbonato: «La clausola dell’articolo 3 è nulla»

Dichiarata nulla la clausola dell’articolo 3, quella che invalida l’abbonamento per una causa pregressa. Ci vorrà un altro ricorso per rientrare in possesso dell’abbonamento

Il Tribunale dà torto al Napoli e ragione all’abbonato: «La clausola dell’articolo 3 è nulla»
Photo Matteo Ciambelli

La 12esima sezione

Il Napoli ha perso la battaglia in tribunale con l’abbonato cui è stato sequestrato l’abbonamento per non aver rispettato l’articolo 3 del regolamento. Ossia, per aver in piedi un contenzioso nei confronti della Società (il ricorso per l’antieconomicità dell’abbonamento dello scorso anno). Ma il Tribunale non ha restituito al tifoso il proprio abbonamento. La notizia è stata data in anteprima nel corso di Marte Sport Live, su Radio Marte, condotto da Gianluca Gifuni.

La 12esima sezione del Tribunale, presieduta da Scotto di Carlo, ha dato ragione all’assistito dell’avvocato Erich Grimaldi. L’articolo 3 è stato considerato vessatorio da parte del Tribunale e quindi nullo.

La tutela del consumatore

La vendita da parte di una società calcistica di un abbonamento per accedere allo stadio onde assistere alle partite di campionato, rientra nella disciplina della tutela del consumatore (così, in particolare, è stato ritenuto anche dal Garante della concorrenza e del mercato, proprio in relazione alla vendita di abbonamenti da parte della Società Sportiva Calcio Napoli, nella decisione dall’autorità predetta adottata in data 16/04/2012, n. 23506). Il Tribunale napoletano ha evidenziato come, ai sensi dell’art.33 del codice del consumo (D. Lgs. 206/05), si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto ed, in particolare, ai sensi del comma secondo lettera b) della stessa norma, si presumono vessatorie le clausole che hanno per oggetto, o per effetto, di escludere o limitare le azioni o i diritti del consumatore.
Per il Tribunale, la clausola “di fatto limita la facoltà del consumatore-abbonato di accedere liberamente alla tutela giurisdizionale dei propri diritti nei confronti della società o di coltivare le azioni già intraprese nei confronti della stessa: pertanto, tale clausola è radicalmente nulla per violazione della norma predetta”.

Non c’è la reintegra

Il Tribunale, però, non ha reintegrato l’abbonato.  Pur stabilendo la nullità della clausola, inserita nell’art. 3 del contratto per adesione, perché allegata in violazione dell’art. 33 del codice del Consumo e, pur avendo stabilito l’illegittimità del provvedimento di risoluzione dell’abbonamento, il Tribunale – non potendo abusare dello strumento cautelare, in difetto del periculum in mora – non ha concesso il rimedio d’urgenza e, quindi, la riattivazione immediata dell’abbonamento, rimettendo ogni decisione, sul punto, al giudice del merito innanzi al quale l’abbonato potrà avanzare anche una tutela risarcitoria. Insomma, dovrà esserci un altro ricorso.

Il commento dell’avvocato Grimaldi

L’avvocato Grimaldi ha così commentato:
«Ritengo che il provvedimento del Tribunale rappresenti una vittoria al 90%, in quanto, in conseguenza di tale decisione, si aprono una serie di scenari positivi per l’abbonato/consumatore che non dovrà rinunciare al proprio diritto ad ottenere il risarcimento dei danni per gli importi versati in surplus, rispetto all’acquisto dei singoli biglietti, nella stagione 2016/2017 e potrà continuare ad essere, contestualmente, un abbonato della propria squadra del cuore. Il Tribunale di Napoli, nel corpo della motivazione, ha anche considerato che, per il tifoso, l’accesso allo stadio, per assistere alla partita, ha un valore morale tale da non essere suscettibile di riparazione economica. Per tali motivi, chiederemo al Tribunale, con l’ausilio di un’associazione dei consumatori, l’inibitoria definitiva della clausola, in modo che non potrà essere inserita nel prossimo contratto per adesione e, nel contempo, depositeremo dei ricorsi per ottenere la riattivazione degli abbonamenti illegittimamente revocati ed il risarcimento dei danni subiti dagli abbonati che dovranno acquistare i singoli tagliandi per le prossime due partite. Mi aspetto, in ogni caso, un’apertura del Napoli per risolvere la diatriba nell’anno in cui si sta puntando a qualcosa d’importante”
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