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Sarri-De Laurentiis come Molotov-Ribbentrop, Reina e Berenguer parti dell’accordo

Due giorni dopo, i giornali sul faccia a farri Sarri-Adl: gli intrecci il mercato, l’addio di Reina, sempre più probabile, e i rinforzi in arrivo.

Sarri-De Laurentiis come Molotov-Ribbentrop, Reina e Berenguer parti dell’accordo

Rassegna stampa

Parlare di Napoli, da due giorni a questa parte, vuol dire ripercorrere in loop l’incontro romano tra Sarri e De Laurentiis. Vuol dire scandirne i tempi, ripetere i passi di questo patto, i punti dell’accordo. Che noi non vogliamo definire “patto scudetto”, ma solo perché si tratta di una dicitura quantomeno abusata. Dopo una lettura di tutte le varie declinazioni, abbiamo deciso di fare un salto nel tempo, fino al 1979, e scomodare il patto Molotov-Ribbentrop tra Germania e URSS, anno domini 1939. Un patto di non aggressione, di spartizione delle sfere di influenza. Proprio Sarri-De Laurentiis, al di là degli schieramenti politici – comunque assimilabili,.

Sì, anche perché si legge – su Repubblica – che a Roma si è parlato anche di alcuni punti nel rapporto umano e lavorativo tra Maurizio ed Aurelio. Il primo assicurerà «maggiore elasticità per quanto riguarda modulo e turnover», il secondo «limiterà le dichiarazioni polemiche e accontenterà il tecnico sul mercato, completando la costruzione della squadra per la partenza di Dimaro».

Il mercato

Appunto. Altro punto cardine della vicenda. C’è un solo slot su cui d’è un disaccordo. Ovviamente, parliamo di Pepe Reina. Che, secondo quanto scritto oggi dai maggiori quotidiani, è in lista d’attesa per l’addio. Definitivo, questa volta. Il Corriere dello Sport scrive di un biennale offertogli da Guardiola, la Gazzetta invece parla dell’interesse verificato di Benitez (contratto triennale per portarlo a Newcastle) e pure di una voce sull’Atletico Madrid. De Laurentiis, sempre secondo la rosea, avrebbe deciso di tagliare il portiere spagnolo: non gli offrirà il rinnovo richiesto, fino al 2019. Nonostante Sarri spingerebbe per una sua riconferma, la strada sarebbe già dunque tracciata.

Una delle conseguenze del patto Molotov-Ribbentrop fu la spartizione dei territori appartenenti alla nazione polacca. Ricorrenza storica: l’obiettivo del Napoli per sostituire Reina resta Wojciech Szczesny, che però ora sembra essere finito nel mirino della Juventus. Anzi, in realtà la situazione viene (de)scritta in maniera opposta: la Gazzetta, ancora, scrive che l’estremo difensore attualmente all’Arsenal potrebbe essere intrigato dalla prospettiva di diventare bianconero, in modo da ereditare il ruolo di Buffon tra una stagione. Dopo un anno di panchina. Per questo, il Napoli potrebbe concentrarsi su piste alternative: Neto, che a questo punto sarebbe scaricato proprio dai bianconeri; Leno, portiere del Bayer Leverkusen.

Fasce laterali

Ultimo punto: i rinforzi. Si parla, dovunque, di uomini in grado di giocare larghi, sulle fasce laterali. Terzini, esterni d’attacco. Per Repubblica, il colpo Berenguer è praticamente già piazzato. Si è già arrivati alla formula “manca solo l’ufficialità”; per la Gazzetta, non siamo così vicini alla fumata bianca ma si tratta su posizioni abbastanza vicine. La clausola dell’esterno dell’Osasuna è di 9 milioni, il Napoli vorrebbe raggiungere questa cifra con una base fissa di 6 milioni e bonus facilmente raggiungibili. Gli altri nomi per questa campagna di potenziamento laterale sono Grimaldo e Ounas. Uno spagnolo, un francese. Ci sono proprio tutte le nazionalità degli schieramenti della WWII. Tranne URSS e Germania. Molotov e Ribbentrop. Quelli sono Sarri e De Laurentiis.

 

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