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I conti in tasca al “genio” Raiola: Forbes dice 35 milioni, ma forse c’è dell’altro

Calcio&Finanza prova a ricostruire gli introiti di Raiola (e delle società da lui controllate): la quota di Forbes si supera solo con l’affare Pogba.

I conti in tasca al “genio” Raiola: Forbes dice 35 milioni, ma forse c’è dell’altro
Mino Raiola

L’approfondimento di Calcio&Finanza

Sul Napolista l’abbiamo definito “genio”. Cosa che hanno fatto anche altri giornalisti, primo tra tutti Maurizio Crosetti. Per lui, Mino Raiola è «un fenomeno». Scritto su Repubblica, all’indomani del caso Donnarumma.

Riconosciuta l’arte della compravendita, ecco che spunta il dark side del personaggio. O, comunque, quella parte del racconto che non riesce a essere limpidissima. È l’economia a non esserlo, lo sappiamo. Però, se Calcio&Finanza fa un approfondimento sulle entrate di un super-agente e non riesce (non può) essere preciso, allora vuol dire che la Fifa non indaga per puro piacere sul trasferimento di Pogba.

Le sue società

L’apertura del pezzo del sito specializzato: «In Inghilterra hanno sede la Best Kick Sports Limited, la Topscore Sports Limited e la ISport WorldWide Ltd. Le prime due depositano un bilancio semplificato in cui non viene specificato il giro d’affari ma solo il risultato netto di bilancio, che al 30 giugno 2016 (ultimo dato disponibile e dunque prima del calciomercato della scorsa estate) è stato di -530 euro per la Best Kick e di 27.964 per la Topscore Sports. Il bilancio della ISport (l’ultimo documento disponibile è relativo al 2015) riporta invece qualche dato in più: il giro d’affari di quell’anno è stato di 4,27 milioni (6,25 milioni nel 2014) con un utile di 113.069 euro (159.448 euro nel 2014)». Sono tutte società appartenenti a Mino Raiola, ovviamente.

Poi: «Non sono invece disponibili i bilanci delle due società basate nel Principato di Monaco, la Uuniqq e la Sportman, e della Blue Brands Limited, che ha sede in Irlanda ed ha tra gli amministratori il fratello di Raiola, Enzo».

Incassi

Secondo Forbes, Raiola è il quarto agente di calciatori per guadagni. Arriva dopo veri e propri gruppi. Al primo posto c’è la Mondial Sport Management, (che gestisce calciatori in grande parte latinoamericani come Cavani, ad esempio); al secondo c’è la Gestifute di Jorge Mendes (bastano i nomi di Mourinho e Cristiano Ronaldo); poi la Stellar Group (Gareth Bale è uno degli assistiti).

I guadagni dell’italo-olandese si fermerebbero a 35,6 milioni, per un giro d’affari complessivo sul mercato del calcio di 356 milioni. Il famoso 10%. Calcio&Finanza, però, avanza qualche legittimo dubbio: «La sensazione è che il fatturato di Raiola possa essere più elevato e, non a caso, il trasferimento di Pogba dalla Juventus al Manchester United sembra avvalorare questa tesi. Secondo quanto emerso, il passaggio del centrocampista francese alla corte di José Mourinho avrebbe fruttato da solo 49 milioni di euro alle casse di Raiola, in un’operazione sui cui però la Fifa ha deciso di investigare». Appunto.

Quanto ha incassato Raiola (?)

Sempre secondo quanto riportato da C&F, un accordo tra Marotta e Raiola ha portato alle casse della sua società Topscore 27 milioni di euro. È stato lo stesso ad della Juventus a confermarlo. Poi ci sarebbe stato un altro accordo con il Manchester United, un’altra commissione da 19,4 milioni pagabili entro il 2020. Poi il compenso di Pogba. E anche «altri 2,6 milioni, in arrivo dal Manchester e che sarebbero versati all’agenzia di Raiola Uuniqq Sarl con sede nel Principato di Monaco».

Come dire: questo è un solo trasferimento. Il più grosso, il più importante. Ci siamo. Ma i 35 milioni di Forbes ci paiono una quota molto ridotta. Troppo ridotta, rispetto alle possibilità di un super-agente così. Un genio, magari anche del male ma pur sempre un genio. È proprio il caso di riscriverlo.

 

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