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L’orchestra dei Quartieri Spagnoli ha il suo auditorium

L’inaugurazione del nuovo auditorium, ma anche la forza delle associazioni di volontariato nei territori del Centro Storico di Napoli.

L’orchestra dei Quartieri Spagnoli ha il suo auditorium
Foto tratta da La Repubblica

La signora Anna è visibilmente contenta. Fatica a farsi vento con un ventaglio troppo piccolo per darle sollievo, ma sospira all’amica: «Finalmente ‘nu poco ‘è vita, qui siamo lontani da dio e dagli uomini». E’ il giorno dei Quartieri Spagnoli, e gli abitanti sentono l’orgoglio delle conquista raggiunte: gli scugnizzi scelti con amore dal maestro Mallozzi sono ormai piccoli musicisti in carriera, oggi si inaugura l’auditorium e il vicolo finalmente è stato ripulito.

Sono comparsi anche i fiori. All’inizio venivano sistematicamente rubati, ma la tenacia davvero ammirevole del presidente Enzo De Paola forse ha avuto la meglio: i fiori, forse lo hanno capito tutti, servono a rendere più attraente questo pezzo di città che finalmente mostra il meglio di sé.

Task force di solidarietà

C’è tanta gente e gli ospiti sono più numerosi dei padroni di casa che finalmente hanno vinto la timidezza e sono felici di esibire il loro fiore all’occhiello: l’orchestra e la Fondazione Aemas onlus che da venerdì è gemellata con altre due associazioni: la Stella-Sanità e quella di Forcella. Insieme rappresentano una task force di solidarietà e di volontariato e possono fare molto sui loro territori organizzando laboratori educativi e formativi, campi estivi e, soprattutto, potranno mettere in campo iniziative di sostegno familiare.

«E’ un momento costitutivo – dice Enzo De Paola ricevendo gli assessori comunali Annamaria Palmieri e Alessandra Clemente, che sono intervenuti alla cerimonia ed hanno tagliato il nastro dell’auditorium con Elena Coccia – ma per noi è importante non sentirci soli e percepire, nei fatti, che le istituzioni ci sono vicine e ci danno una mano». Il progetto che mette in rete le speranze dei tre quartieri più significativi del centro storico ha, tra l’altro, un titolo significativo: indica una filosofia e traccia un percorso che può avere molti sbocchi operativi, è una sfida di cittadinanza attiva, ma anche uno stile di vita e un approccio non più passivo o, peggio ancora, repressivo nei confronti dei giovani.

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