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Napoli fu sbeffeggiata per Higuain, ora è Milano a soffrire per Donnarumma

Eppure Gigio pare che andrà all’estero. Noi, col tempo, ne siamo usciti. Un consiglio ai rossoneri: prendete esempio da noi

Napoli fu sbeffeggiata per Higuain, ora è Milano a soffrire per Donnarumma

Il traditore

Come soffrono per il mercenario, il traditore. Gigione Donnarumma non doveva. Un ragazzino in un corpo da gigante, diciotto anni, accento bastardo da meridionale con le nuove radici ben piantate. Sembrava destinato a crescere nel Milan e invece Gigione il traditore li ha fregati tutti.

Ma come, l’unica regola che bisogna rispettare l’ha pure rispettata e i milanisti dalla doppia morale che fanno? Si ribellano. Ma come, non andrà in una squadra avversaria, non costringerà i suoi ex compagni a cercare di infilargli un pallone in rete e loro? Se la prendono con Gigio il mercenario.

Real Madrid o Paris Saint Germain o qualche squadra inglese. Ha diciott’anni e la voglia di crescere ancora. Perché bollarlo già con un «Gigio merda»?

È finito il tempo della maglia

E che dovremmo dire noi. La tragedia di un anno fa, l’abbandono, anzi il tradimento di Higuain che si è venduto per un piatto di lenticchie alla Juventus ha provocato un dolore lancinante in una città che l’adorava. Adesso, quella ferita si sta rimarginando. Ma per quel dolore e per la disperazione di aver perso Higuain siamo stati presi in giro, sbeffeggati. E adesso che capita a loro?

È vero che “Milan l’è semper un gran Milan” e questo non si può, non si dovrebbe fare. Ma il calcio è sempre stato un mercanteggiamento. I veri campioni si contano in un palmo di una mano. Rivera era quella maglia rossa e nera. Mazzola, azzurra e nera. Maradona, l’azzurro splendente, Totti, solo giallorosso.

Gli altri, sono stati campioni. Ma non si sono innamorati della squadra e della città. Non tutti sono perfetti.
Che strano, per noi la partenza di Higuain è stata, mi piacerebbe dire, una tragedia corale. Napoli è sempre esagerata quando si tratta di sentimenti, affetti, amori. Ma ora ne stiamo uscendo. Quando c’è una squadra le cose si ricompongono.
Un consiglio ai milanisti. Prendete esempio da noi.

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