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Dal Latina alla Juventus, ai giocatori del Napoli: l’estate della giustizia sportiva

La Procura FIGC apre un fascicolo sulle frequentazioni dei calciatori del Napoli. A metà settembre è atteso il verdetto per Agnelli.

Dall’Agro Pontino alla Champions

Ha fatto bene il Napolista a scrivere dei quattro mesi di interdizione per l’ex presidente del Latina per i suoi rapporti con il folcloristico Cha Cha – che non è un galantuomo. Bene perché con l’estate arrivata, gli ombrelloni, i tuffi, i viaggi a Ibiza bloccati da impegni carcerari (il riferimento è agli imprenditori amiconi di alcuni giocatori del Napoli finiti in carcere; loro, gli imprenditori, non i nostri idoli che nulla hanno fatto di male), rischiavamo di lasciare la bussola in coperta. La procura Figc ha aperto un’inchiesta sui rapporti dei calciatori del Napoli che non sono indagati. Lo definiscono un atto dovuto.

È vero dopo le ferie, ci sono i ritiri e per noi il tempo del riposo finisce con Ferragosto. Avremo la qualificazione per la Champions etc etc. Ma loro, la Signora del campionato passato ha ben altre scadenze. E chissà se per il 15 settembre i giochi saranno fatti. Chissà se il Napolista potrà andare a ritirare la vincita perché da solo e in tempi non sospetti ha parlato di una crisi ai vertici della Juventus con un golpe incruento alle porte di John Elkann pronto a defenestrare il cuginotto Andrea, eleggendosi anche presidente della Juventus.

Appuntamento a settembre

Ricordate il 15 settembre? È il giorno del giudizio. Per il presidente della Juventus e per i suoi dirigenti accusati dal procuratore federale Giuseppe Pecoraro di aver favorito il bagarinaggio con i capi degli ultras, delle curve gestite, all’insaputa della Juve, da un uomo della Ndrangheta di Rosarno, secondo le ipotesi di accusa della Procura di Torino.

Vero, falso? Vero che non sapevano? Falso che l’uomo della curva fosse ndranghetista? Non spetta a noi giudicare. Non siamo giudici, al massimo spettatori e tifosi (del Napoli). Aspettiamo la sentenza dei giudici penali. Quella dei giudici sportivi sembra già scritta. Perché i giudici hanno le intercettazioni e le confessioni di varia umanità che quei biglietti che in tre campionati hanno fruttato agli ultras inquinati qualcosa come cinque milioni di euro, effettivamente sono stati distribuiti dalla Juventus agli ultrà. Ecco in giorni di vacanze, acquisti, cessioni, speranze e delusioni tra un dormiveglia e un altro si affaccia anche questo incubo. Giustizia sarà fatta?

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