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Il day after dei diritti tv Champions: Sky gongola, Mediaset (forse) si prepara per il campionato

Letture sull’evento mediatico-calcistico di ieri: la Champions torna su Sky, le cifre delle offerte e tutte le reazioni e le interpretazioni dell’asta.

Il day after dei diritti tv Champions: Sky gongola, Mediaset (forse) si prepara per il campionato

Rassegna stampa

È il day after della Champions a Sky, e ne parlano tutti. Anzi, ne scrivono tutti. Cifre, idee, commenti su un’assegnazione annunciata e puntualmente verificatasi. Probabilmente, il pezzo più esauriente è quello pubblicato da Milano Finanza. Che, prima di tutto, fa i conti in tasca alla proposta che il colosso satellitare di Rogoredo ha inoltrato all’Uefa: «La pay tv guidata da Andrea Zappia ha messo sul piatto una somma complessiva di 265 milioni a stagione per Champions League (240 milioni, contro i 227 milioni offerta nel 2014 da Premium) ed Europa League (25 milioni, contro i 10-15 milioni della rivale). In totale, quindi, si tratta di un investimento che sfiora gli 800 milioni (795 milioni per l’esattezza). Una cifra rilevante che in caso potrebbe essere parzialmente
compensata, dalla sublicenza a Rai di un match da trasmettere in chiaro (valore 40-50 milioni a stagione)».

Per i match in chiaro potrebbe essere scelta anche la soluzione Tv8, in modo da lanciare ulteriormente gli ascolti del canale sul digitale terrestre. Ma è ancora presto per questo tipo di valutazioni. Nel frattempo, si festeggia. E si commenta, eccome. parla proprio Andrea Zappia, uomo di riferimento Sky: «Siamo molto felici di questo risultato. Il nuovo format sviluppato dalla Uefa ci consentirà di portare ai nostri abbonati un prodotto rivoluzionario per il calcio europeo in Italia. Per la prima volta la Uefa Champions League e la Uefa Europa League saranno insieme in un’esclusiva offerta integrata, che permetterà agli appassionati di seguire fino a 7 squadre italiane, mai così tante prima d’ora, impegnate nelle sfide con i migliori club europei. La nostra offerta è
anche un altro passo importante di sostegno al calcio italiano. Un impegno che continuerà a vederci protagonisti anche nel futuro bando sui diritti della Serie A».

Le reazioni di Premium

Milano Finanza ha raccolto anche i commenti della controparte, di Mediaset Premium. «Abbiamo presentato un’offerta importante ma razionale. La nostra proposta era coerente con le linee
guida e gli obiettivi economicofinanziari Mediaset. Altri operatori (ovvero Sky, ndr) hanno invece attribuito alla competizione europea un valore molto più elevato. A cui evidentemente è stato
aggiunto un maxi-premio extra con l’obiettivo di ottenere una posizione di dominio sul mercato della pay tv». C’è del veleno, a Cologno Monzese

Commenti “tattici”

Fioccano anche i commenti ex-post, le analisi comportamentali delle aziende. Il fatto che i diritti Champions siano stati assegnati così velocemente, e con cifre tanto alte, induce a ripensare al bando della Serie A. È quello che fa Repubblica, in un pezzo firmato da Marco Mensurati: «In 48 ore la Uefa ha assegnato i diritti per la Champions. Ottenendo inoltre ampie garanzie di valorizzazione del suo già validissimo prodotto. Il tutto, senza mai nemmeno pronunciare la parola “antitrust”. Senza che nessun presidente di club abbia alzato un sopracciglio. Senza nessuna minaccia di ricorso “in ogni sede” a tutela degli interessi dei broadcaster. Ecco, se un giorno lontano nel tempo gli uomini del futuro vorranno misurare l’abisso culturale che, nel 2017, separava la società italiana dal resto d’Europa, non avranno altro da fare che dare un’occhiata a questa strana, intricata, probabilmente non molto appassionante, partita dei diritti tv del pallone». […]

«Dopo aver affossato l’asta italiana per la Serie A, Sky e Mediaset hanno risposto al bando Uefa in maniera meno tattica. Hanno messo un sacco di soldi dentro la mail (in Europa non si usano le buste) e incrociato le dita. Alla fine, ha vinto Sky dopo una rapida trattativa privata avviata dopo la lettura di due offerte simili».

Meno severa la Gazzetta, che in un pezzo di Marco Iaria dà un’altra lettura dell’atteggiamento di Mediaset: «Al di là del contenzioso con Vivendi, si fa fatica a immaginare una Premium senza
il campionato italiano. È presumibile che l’investimento risparmiato sulla Champions verrà dirottato sulla A. La stessa Mediaset fa sapere che «in occasione della prossima gara per la A si muoverà per garantire ai tifosi la migliore offerta televisiva». Come consolarsi subito, insomma. Mediaset in testa, poi anche (forse) tutti i club di Serie A. Che vedranno rianimata l’asta per i diritti domestici.

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