ilNapolista

Da Zapata a Pavoletti, il Napoli può incassare 30 milioni dalle cessioni

Un’analisi matematica sui possibili addii in casa Napoli: tra esuberi “certi” e operazioni legate al mercato, le valutazioni di tutti i calciatori in bilico.

Da Zapata a Pavoletti, il Napoli può incassare 30 milioni dalle cessioni

Le cifre di Transfermarkt

Per questa analisi preventiva di mercato, ci affidiamo a Transfermarkt. O meglio: partiamo dai dati del sito di riferimento per il mercato calcistico e proviamo a capire fin dove possiamo dilatare le cifre. Sì, perché parliamo di soldi eventuali, quelli delle cessioni che il Napoli potrebbe approntare in questa sessione estiva. C’è un piccolo esercito di calciatori che potrebbe essere sul piede di partenza. Gente in dubbio, gente che sicuramente non sarà confermata. Cominciamo a fare questa divisione.

Nell’organico di prima squadra, i calciatori che potrebbero essere ceduti sono – in ordine di ruolo – Reina (ma speriamo di no), Maggio, Giaccherini e Pavoletti. Parliamo, ovviamente, di operazioni che sono strettamente concatenate con il mercato. Nel senso: Reina potrebbe rimanere a Napoli, deve trovare l’accordo per il rinnovo; per Maggio e Giaccherini, molto dipenderà dall’eventuale arrivo di calciatori che occupino i loro slot di alternative; per Pavoletti, invece, il discorso mercato è legato a operazioni che lo vedrebbero coinvolto come pedina di scambio o alle offerte provenienti da altri club.

Volendo fare una prima stima, sempre legandoci ai valori di Transfermarkt, l’incasso totale di queste cessioni potrebbe essere di circa 14-15 milioni di euro. Ovvero la somma della valutazione di Pavoletti (11 milioni, anche secondo Playratings) e di quelle degli altri tre calciatori (non superiori ai 4 milioni totali). Certo, la situazione di Pavoletti è influenzata – ripetiamo – dalle dinamiche di mercato. Un giocatore acquistato per 18 milioni non più tardi di sei mesi fa, e che non ha praticamente giocato, ha sicuramente subito una svalutazione. Non tale, però, da determinare questo crollo nel prezzo. Diciamo che un’eventuale cessione a 15 milioni (intesa come valutazione globale, quindi anche in caso di scambio) non sarebbe un’utopia.

Il secondo gruppo

L’altro tipo di cessioni riguarda gli esuberi veri e propri, giocatori non legati a dinamiche di mercato interne o esterne e quindi già fuori dal progetto tecnico. Si tratta di calciatori in prestito: Zapata, Zuniga, De Guzman, Grassi, Dezi. Ovviamente, la collocazione nella lista degli “epurati” è suscettibile di variazioni. Nel senso: è difficile, ma non irrealistico, pensare che Grassi possa impressionare Sarri e lo staff tecnico del Napoli e quindi venga confermato. Idem dicasi per Zapata. Più complessa la situazione di De Guzman e Zuniga, diciamo che con loro siamo ben oltre la soglia della bocciatura.

Rimanendo dell’idea di cedere tutti questi calciatori, il Napoli potrebbe incassare un “prezzo base” di circa 17 milioni. Ovvero, la somma di tutte le valutazioni di Transfermarkt approssimate. Zapata ha il prezzo più alto, 8,5 milioni (circa 10 per Playratings), ma il colombiano rappresenta un altro caso di studio. Perché il Napoli starebbe chiedendo 25 milioni per il suo cartellino (cifra fuori mercato), ma la sensazione è che con 15 si possa pensare a una sua cessione. Questo aumenterebbe di molto l’eventuale introito, ovviamente. L’altra situazione borderline è quella di Grassi. I dieci milioni investiti nel gennaio 2016 sono ben lontani dalla sua valutazione di oggi, ma pure i 3,5 di Transfermarkt sono eccessivi – in negativo. Lo sviluppo probabile del calciatore potrebbe prevedere un’ulteriore stagione in prestito. Anche perché rimanere a Napoli vorrebbe dire integrarsi in un centrocampo completo in tutti gli slot.

Più difficile per gli altri, che non offrono più garanzie tecniche tali da poter chiedere molto di più rispetto al valore basic del trasferimento.

Conclusioni

Mettendo insieme l’intero pacchetto di addii (da cui escludiamo Reina e Grassi, destinato al prestito), la somma oscillerebbe tra i 25 e i 30 milioni. Ovviamente non è una somma matematica pura, abbiamo anche considerato contrazioni di mercato (secondo Transfermarkt, Zuniga vale un milione e mezzo: una cifra che nessuno pagherà mai) e risparmio sugli ingaggi. Anzi, proprio quest’ultimo punto, se vogliamo, è ancora più importante rispetto al prezzo dei cartellini. I casi di Zuniga e De Guzman, da questo punto di vista, sono emblematici.

Ovviamente, questa cifra indicativa non contempla le operazioni correlate. Parliamo di una valutazione economica, non di mercato calcistico: l’eventuale inserimento di Pavoletti nella trattativa per Meret, ad esempio, permetterebbe di scontare un prezzo economico col valore del calciatore. Ergo, a bilancio non ci sarebbero addizioni ma comunque si abbasserebbe il prezzo del calciatore in arrivo.

L’ideale sarebbe che il Napoli riuscisse a piazzare tutti questi suoi esuberi. In modo da poter avere una riserva cui attingere al momento di chiudere operazioni in entrata. Che, lo ripetiamo da giorni, non si comporranno di grossi colpi; in ogni caso, però, necessitano di denaro contante. Il Napoli, da questo punto di vista, ha qualche carta da giocare in questo senso. Vediamo a quale tavolo si siederà.

ilnapolista © riproduzione riservata