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L’addio di Giaccherini conferma (ancora una volta) le strategie di mercato del Napoli

Valcareggi ha preannunciato l’addio di Giaccherini: è una notizia laterale, ma spiega che il Napoli ha già acquistato o acquisterà sulle fasce offensive.

L’addio di Giaccherini conferma (ancora una volta) le strategie di mercato del Napoli

Cosa ci ha detto (veramente) Valcareggi

In realtà questo non è un pezzo propriamente giornalistico, di quel giornalismo che si fa con le notizie che gli altri (si presume) non abbiano/non sappiano. No, questo è un pezzo logico-deduttivo. Che parte comunque da una notizia, ma esplora i sottotesti. Certo, ipotizzare che un autore abbia voluto o meno veicolare un messaggio è sempre una cosa ardua. Per dire, i famosi quattro significati della Divina Commedia per ogni terzina. È un’idea ex-post, nel senso che gli analisti del testo hanno pensato che Dante abbia voluto poter dire una certa cosa scrivendone un’altra. Non ne avremo mai la conferma.

Con Valcareggi e Giaccherini sì, invece. Lode, tanta lode al procuratore di Giac. Che non finge sul professionismo, che spiega com’è andata tra lui, il Torino e il Napoli. E poi racconta, anzi anticipa, quello che sarà. Il futuro. Del suo assistito, per il quale «è evidente l’addio». Ma anche del Napoli, che senza Giaccherini resterebbe con il tridente titolare più Milik negli slot dell’attacco. Quattro uomini per tre posti. Può mai essere?

Berenguer, Ounas o chi per essi

No, che non può essere. E allora il sottotesto è semplice, chiaro, naturalmente visibile: il Napoli acquisterà un esterno offensivo. Almeno uno. Forse due. Il numero è variabile, ma ne discuteremo dopo. Quello che non sembra in discussione – qualora le parole di Valcareggi corrispondano a verità – è che il Napoli abbia già sostituito o stia per sostituire Giaccherini.

È una cosa semplice da vedere, da capire. De Laurentiis, Giuntoli e Sarri sono in disaccordo sul 90% delle cose, e quel 10% che manca riguarda l’idea sulla composizione della rosa. A slot, ovvero due calciatori per ogni casella dello schema – con piccole variazioni sul tema. È a questo punto che la cosa diventa facile: se il procuratore più dolce e mansueto del west, aka Fulvio Valcareggi, va in radio e preannuncia l’addio di Giaccherini, il Napoli ha deciso di sostituire Giaccherini. 

Più che soffermarci sui nomi di chi sarà a ereditare il ruolo (virtuale, perché nella realtà non esiste) di alternativa a Callejon, possiamo individuare così la strategia di mercato del Napoli. Possiamo leggerla, per l’ennesima volta. Reina, prima di tutti e di tutto. La questione portiere. Poi il resto, con due occhi molto aperti sulle fasce laterali. Dietro, avanti.

Anche il caso Mario Rui/Moreno o Moreno/Mario Rui è sintomatico del tutto. Il Napoli sa che uno tra Ghoulam e Strinic andrà via, quindi prenderà il sostituto. Come in avanti, con Giaccherini. Poi, ripetiamo: Ounas, Berenguer, entrambi o chi per essi, la situazione cambia poco. Perché ci sono Callejon ed Insigne, cannibali assoluti di partite e gol e belle giocate. Ci sono Mertens e Milik, con il belga che talvolta potrebbe anche ritornare a fare l’esterno. Insomma, c’è bisogno di un’alternativa. Che però sappia essere anche riserva senza rompere le scatole, un Giaccherini-bis. Magari giovane, da valorizzare, come nel corredo genetico dato a questo progetto.

Attesa

Il Napoli aspetterà, non c’è fretta alcuna. Il preliminare di Ferragosto sarà dei titolari, di chi l’ha conquistato. Di quei calciatori che il Napoli ha formalmente ri-acquistato con dei rinnovi importanti, i primi veramente “blindanti” dopo quello di facciata fatto firmare a Cavani e quelli “del cuore” firmati da Hamsik negli anni. Che poi in realtà anche quello del Matador era di fatto una blindatura, perché “a Napoli non si trattiene nessuno controvoglia” (cit.), come non può succedere in nessun club italiano (nessuno!) quando scendono in campo i maxi-ingaggi degli squadroni.

Ripetiamo, il Napoli ha sposato l’attesa. Quando possibile, una volta risolte le grane interne, arriveranno i puntelli che i tifosi realisti aspettano e si aspettano. Uno al posto di chi ha annunciato l’addio, e non dovrebbe cambiare idea. Poi magari un altro, per completare il sei su sei e dare a Insigne una seconda “riserva” con la possibilità di spostare Mertens. Le vie del mercato sono infinite.

Non dovessero arrivare, partirebbe la critica costruttiva. Oggi, il 26 giugno, siamo diventati quasi certi che qualcosa succederà. Ce l’ha detto Valcareggi, che fa il procuratore in maniera quasi “normale”. Non ce l’ha detto apertamente, ce l’ha fatto intendere. Come Dante, tanto tempo fa. Del resto, sono i sottotesti a rendere così bella la Divina Commedia, anche se sono solo frutto della nostra analisi (immaginazione).

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