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Spalletti: «Ha ragione Sarri sulla contemporaneità, ma vale per tutte le partite»

Luciano Spalletti presenta Roma-Juventus in conferenza stampa: «Totti? Io non tolgo niente a nessuno, l’obiettivo primario era avere una Roma forte».

Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Juventus.

Sarri e la contemporaneità

Sarebbe giusto, ma per tutte le partite. Sono d’accordo, anche se la settimana scorsa lui ha giocato prima in casa con il Cagliari e noi siamo andati a Milano.

Perotti e Nainggolan

Dobbiamo essere vigili e attenti, ci sono altre due partite. Radja e Diego in condizione li vorrei sempre. Li terremo in considerazione e faremo le giuste valutazioni.

L’assenza di Dzeko

Ci dispiace, Edin è il nostro terminale offensivo e la squadra lo stava servendo bene. La sua assenza ci toglie qualcosa, ma questa squadra ha altre possibilità che funzionano. Ripartiamo da queste per vincere la partita, senza scuse o piagnistei. Dovremo essere lucidi, qualsiasi sforzo va fatto per vincere perché così possiamo arrivare secondi. Dobbiamo avere la visuale libera per quello, senza girare la testa e senza avere nulla che ci possa offuscare.

Le distanza con la Juventus

Da Juve-Roma in poi abbiamo Bisogna tener conto che loro all’inizio erano davanti. Se la Juventus avesse avuto una squadra che gli avesse insidiato il primo posto sarebbe andata più forte. In alcuni momenti hanno gestito e scelto di non mettere tutta la forza che avevano. gli stessi punti? Significa che entrambe le squadre hanno lavorato seriamente cercando di dare il massimo. Loro hanno disinnescato qualsiasi tentativo di riavvicinamento. Hanno fatto vedere, più degli altri anni, come si fa a essere dove si vuole essere.

La distanza c’è, ma la Roma ha lavorato bene, ha fatto il suo lavoro di squadra tentando di avvicinarsi con tutte le sue forze. Non ci è riuscita per l’allenatore della Roma che ha perso qualche partita di troppo.Anche se abbiamo fatto gli stessi punti ora sono un po’ avanti, al di là dei soldi che non sono la primaria importanza. Bisognerebbe vedere quanti se ne possono spendere in base a quanti se n’è spesi. Nel calcio ora si possono prendere giocatori importanti che da qualche parte funzionano e in altre falliscono. Ad esempio Dzeko: se avessimo dato retta a quello che è successo l’anno scorso lui sarebbe dovuto andare via.

Totti e il sold out per Roma-Genoa

La possibilità che Totti possa aiutare la Roma domani esiste. Mi fa piacere che ci sia tanto pubblico, ai calciatori che sono venuti è sempre stato sottolineato il calore del tifo ma loro l’hanno visto poche volte. Io ho avuto la fortuna di viverla prima, quest’anno poche volte. Quando c’è stata non siamo stati bravi a sfruttare la spinta. Sull’ultima partita mi dicono ci sia il tutto esaurito e mi fa piacere. La priorità che mi è stata chiesta quando sono venuto era di ricostruire una Roma di livello e lo è. Parliamo di una squadra forte.

Io faccio il meglio per la Roma con serenità e cerco di non togliere nulla a Totti. Se prendi il dizionario e prendi le parole che ci riguardano scegli: squadra, maglia, cuore, allenatore, capitano, calciatori. Poi vai allo svolgimento e trovi allenatore: quello che sceglie formazione per vincere. Cuore: dove si racchiude qualcosa. Capitano: colui che indica il comportamento ai compagni. Questo dice il dizionario e possiamo vedere se è stato usato bene o male. Non tolgo niente a nessuno e tengo conto di tutto, prima cosa la Roma. Salvini contro? Meno male. Preferirei avere dalla mia parte Marc Tarabella, mi toglie ogni imbarazzo.

Sabatini all’Inter

Parliamo di un dirigente molto bravo, che deve lavorare in un club forte che vuole riproporsi nel discorso vittoria. Non mi sorprende che l’abbiamo preso. Io con lui ho avuto dei punti di vista contrari ma su tante cose eravamo d’accordo. Lavorare di nuovo con lui? Se ci fosse la possibilità, perché no?

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