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Sarri: «Grato a De Laurentiis, l’unico con le palle di prendermi. Ma voglio anche arricchirmi»

Sarri in conferenza stampa: «Roma e Napoli avrebbero dovuto giocare in contemporanea, la rosa è difficile da migliorare».

Sarri: «Grato a De Laurentiis, l’unico con le palle di prendermi. Ma voglio anche arricchirmi»

La conferenza stampa

Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Napoli. «Domenica decisiva? Tutto è relativo, solo la matematica è decisiva. Affrontiamo una partita difficile, il Toro ha sempre fatto risultati straordinari. È una partita complicata, ma anche la Roma affronta un match con tante insidie. Era più giusto giocare in contemporanea. Per noi non cambia niente, però può influenzare la gestione dell’altra partita».

Sarri alla Ferguson

Si riferisce alla durata o alle responsabilità? Sarri a vita è un’idea non estremamente chiara. Napoli è una soddisfazione per me, dopo Empoli tutti parlavano bene di me ma solo De Laurentiis ha avuto le palle di prendermi. Gli devo molto. Non mi sono arricchito col calcio, ora voglio farlo con un contratto importante. Non mi lamento, è un insulto a chi va a lavoro alle sei di mattina. Andare all’estero? Sarebbe bello farlo dopo aver vinto qualcosa in Italia. Noi dobbiamo pensare al Torino, può essere fondamentale a questa e alla prossima stagione.

Contemporaneità e Roma-Juve

Sono domande che mi istigano a fare polemica. Io penso che sia molto più giusto, a questo punto della stagione, far giocare le squadre dello stesso gruppo di classifica allo stesso orario. Questo è una mia opinione personale. Noi non ci lasceremo influenzare, ma gli altri allenatori potrebbero impostare una partita in base al risultato altrui.

Domani il 37esimo gol di Higuain per il Napoli?

Potrei anche farcela a tifare per Gonzalo. Ha fatto stagioni da fenomeno con noi, sta facendo bene anche a Torino. Quando stava con noi si è comportato estremamente bene. Poi uno si incazza per il modo in cui ci lascia. Non c’è niente di più normale che possa segnare anche domani.

Il cambio tattico del Torino rispetto all’andata

Non è una questione di modulo, è un Torino pericoloso perché sa spaccare in due la partita. Noi abbiamo bisogno del risultato, quindi possiamo fare una scelta intermedia: consolidare l’interdizione senza snaturare il palleggio. Domani ci sarà una temperatura alta, quindi può essere importante tenere il pallone. Alle 15 in Italia è dura, se alla Lega non si rendono conto che non siamo la Bundesliga non risolviamo niente. Se si vuol fare un grande spettacolo, in Italia, a questa data bisogna giocare in notturna. Si vede che loro hanno esigenze diverse.

Cosa fa la differenza in questo finale di stagione

Le forti motivazioni fanno la differenza, e queste vanno a incidere sulle partite. Questo è un campionato strano, perché molte squadre senza nulla da chiedere non hanno mollato. Teoricamente, le motivazioni fanno lo scarto.

Il girone di ritorno e come migliorare questa squadra

Se inizi una salita a dieci minuti dal primo e arrivi a cinque non hai vinto la tappa. Le valutazioni sono sempre complessive, siamo in crescita ma pure difficili da rinforzare. Per essere sicuri di migliorare l’organico, bisogna prendere giocatori di livello e costo straordinario. Bisogna continuare a immettere giocatori forti e ancora giovani sperando che diventano straordinari.

Mertens, il ciclo continua

Mi fa piacere, non so se stia per firmare o meno ma per me è fondamentale in questo gruppo. Per questo non posso che essere contento.

Secondo o terzo posto, cosa cambia

In termini di mercato, sappiamo che la Champions porta introiti differenti. Se si vuol dare visibilità spazio e visibilità a Europa League e Coppa Italia bisogna innescare qualcosa di diverso. A tutti i club interessano poco altre competizioni rispetto alla Champions. O si rafforzano le altre competizioni oppure tutti continueranno a puntare tutto sulla Champions. Per quanto riguarda la preparazione, tutto diventa diverso. Le squadre italiane sono sempre in difficoltà a metà agosto, anche con l’inizio anticipato del campionato. È un’ipotesi che non abbiamo preso in considerazione, pensiamo di poterci andare direttamente anche se non dipende solamente da noi.

Sarri teme l’approccio mentale di Roma-Juventus?

No, temo l’aspetto tattico. Se ho due risultati a disposizione, tengo un atteggiamento; se so che l’altra partita è in corso, tutto può cambiare. Mentalmente no, perché la Juventus ha la possibilità e tutto l’interesse di chiudere il discorso.

Il terreno di gioco

Questa domanda è istigazione a delinquere. In ogni caso io penso che uno spettacolo che fattura due miliardi l’anno debba offrire strumenti migliori, soprattutto in relazione al campo da gioco. Ma poi se rispondo così dicono che accampo alibi, meglio prendersi i soldi delle televisioni e stare zitti.

Napoli-Cagliari miglior match di una tua squadra

A me piacque molto Napoli-Sassuolo, ma si pareggiò 1-1 con mille polemiche…

Il Torino e Belotti

Loro hanno creato problemi a tutti gli avversari, Belotti è un grande calciatore, bravissimo nell’attacco della porta su palloni esterni. Per fermarlo bisognerà lavorare di reparto. Koulibaly in duello? A volte lo prenderà lui, altre Albiol. Poi bisogna vedere cosa concederanno.

 

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