ilNapolista

Il Napoli travolge la Sampdoria e perde il secondo posto a quattro minuti dalla fine

Spettacolo della squadra di Sarri anche con la Sampdoria. Si chiude col terzo posto una stagione da record. In gol i quattro moschettieri

Il Napoli travolge la Sampdoria e perde il secondo posto a quattro minuti dalla fine

L’illusione Champions

A un certo punto, ci eravamo illusi. Il 2-2 di Lazovic e il successivo palo, sempre di Lazovic, avevano acceso le speranze per il secondo posto del Napoli. Ma nel Totti day ci ha pensato Perotti nel finale a segnare l’unico su azione della sua stagione: sette li aveva segnati su rigore. Ed è finita come tutti noi avevamo immaginato: Roma seconda e Napoli terzo e quindi ai preliminari di Champions.

Il Napoli ha travolto la Sampdoria: 4-1 il risultato finale. Ma non è bastato.  Il Napoli chiude il campionato a 86 punti. Mai una terza in classifica ha totalizzato tanti punti. 86 punti equamente distribuiti tra primo e secondo tempo. Miglior attacco del campionato, con 94 reti. Soprattutto, il Napoli ha chiuso il girone d’andata con 38 punti e nel ritorno ne ha totalizzati dieci in più: 48 come nessun’altra squadra e come la Juventus nel girone d’andata. Da questo girone di ritorno il Napoli dovrà ripartire l’anno prossimo.

L’estetica sarrita

Sembrava la partita di un dio minore, Sampdoria-Napoli. Dall’altra parte, a Roma, c’era uno stadio pieno, telecamere, giornalisti, per l’addio di Francesco Totti icona e bandiera di cui ciascuno può avere il proprio pensiero ma che oggi catalizza l’attenzione di tutti. Come al solito, il Napoli persegue l’unica strada che conosce per far capire che si gioca a calcio anche a Genova, sponda Sampdoria. È la strada dell’estetica. Con il tiki taka vertical di Sarri, definizione del quotidiano sportivo francese L’Equipe.

Insigne omaggia Totti

Ad aprire e chiudere la partita sono i due punteri del Napoli. Punteri e creativi allo stesso tempo. Mertens e Insigne. Il belga porta in vantaggio gli azzurri al 36esimo. Apertura sulla destra per Callejon, il portiere avversario Puggioni si muove in anticipo per chiudere sullo spagnolo ma viene tratto in inganno da un difensore che rinvia proprio sui piedi di Mertens al limite dell’area. Il belga, da attaccante puro, non ci pensa su due volte e di controbalzo calcia in porta e segna. Aveva evidentemente visto con la coda dell’occhio Puggioni fuori dai pali. Gol numero 28 in campionato.

Il gol che chiude il match porta la firma di Lorenzo Insigne. Arriva al 42esimo. Ed è un omaggio a Francesco Totti. Da sinistra, poco dentro l’area, Lorenzo scavalca Puggioni con una palombella all’incrocio dei pali. Una rete di rara bellezza. Gol numero 18 in campionato.

I quattro moschettieri

A inizio di ripresa il terzo gol, di Hamsik, a suggello di un’altra esteticamente ineccepibile. Con Insigne che allunga in area sulla sinistra a Martesns sui cui piedi esce Puggioni. Mertens rientra e quasi dal fondo cross sul secondo palo dove Callejon di testa fa da sponda per Hamsik che, solo soletto davanti alla porta, segna il terzo gol. Poi c’è la rete di Quagliarella che non esulta. E non poteva mancare il quarto moschettiere del Napoli: Callejon che al 60esimo colpisce al volo e segna su cross di Insigne. Dei 94 gol del Napoli, 28 li ha segnati Mertens, 18 Insigne, 14 Callejon, 12 Hamsik. In quattro, hanno segnato 71 gol e sarebbero il quinto attacco della serie A.

Già a fine primo tempo Hamsik ha provato a segnare addirittura dalla propria metà campo con un pallonetto che esce di pochissimo. E dire che la Sampdoria aveva cominciato meglio. Aveva persino sfiorato il vantaggio quarto minuto ma Barreto liscia davanti alla porta su azionedi Schick. Il resto è fraseggio sempre eccellente del Napoli con Jorginho che all’11esimo mette Insigne in condizioni di tirare al volo di destro.

Il Napoli a Genova ha fornito un’altra prova d’orchestra. Il calcio che il Napoli di Sarri ormai gioca in scioltezza. Dove gli avversari sembrano sciogliersi, incapaci di reggere il ritmo e di correre dietro al pallone per una partita intera. La Sampdoria ci ha provato nei primi venti minuti, poi ha rallentato.

Il resto della partita è uno stare con gli occhi e le orecchie allo stadio Olimpico di Roma.

ilnapolista © riproduzione riservata