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Napoli-Fiorentina, un passato grandi firme: Antognoni, Pecchia e Marek Hamsik

Napoli-Fiorentina, i precedenti dimenticati: quattro match del passato, tanti grandi calciatori a segno, dal quasi scudetto viola fino al Napoli di Benitez.

Napoli-Fiorentina, un passato grandi firme: Antognoni, Pecchia e Marek Hamsik

Napoli-Fiorentina è una gran classica del nostro calcio. Tante volte i gigliati hanno messo in difficoltà gli azzurri sul proprio campo. Sotto, una passerella di precedenti non famosissimi, forse un po’ dimenticati, con un denominatore comune: gol di calciatori importanti per una delle due squadre. Da Antognoni a Mertens, passando per Pecchia, Hamsik e Christian Maggio.

Napoli-Fiorentina 0-1, 25/4/1982

La viola lotta per lo scudetto, lo perderà solo all’ultima giornata a Cagliari (0-0) mentre la Juve vincerà a Catanzaro. Siamo quasi alla fine del torneo, un gol di Antognoni tiene ancora vive le speranze di titolo della squadra di De Sisti. È un gol importante per il simbolo viola – che proprio questa settimana ha dichiarato di voler giocare nel Napoli di Sarri -, il primo dopo il tremendo scontro con Martina, portiere del Genoa, e la degenza in ospedale. È il Napoli di Krol e Marchesi, che nell’anno precedente aveva lottato per il titolo fino a Napoli-Perugia. Gran partita, tante occasioni per il Napoli stoppate da Galli e infine la beffa. Risposte e contrattacchi dei viola, che segneranno solo nel finale.

Napoli-Fiorentina 1-0, 4/2/2001

Un servizio di undici minuti, le pagelle e un collegamento dallo stadio (Palermo) con interviste in diretta per Mondonico. Una volta il posticipo di Serie A lo si raccontava in questo modo. È la Fiorentina di Terim, che di lì a poco sarà esonerato per fare spazio alla prima esperienza da tecnico di Roberto Mancini. È il Napoli di Mondonico, come detto, ma anche dell’esordiente Fontana in porta, e di Edmundo, e di Matuzalem. Fabio Pecchia, dall’altro ieri tecnico di Serie A dopo la promozione col Verona, comincia dalla panchina. Sarà lui a decidere la partita, con un tap-in di rapina dopo botta da fuori di Oscar Magoni (e presa difettosa di Toldo). Finisce così, è l’ultima del girone d’andata. Il Napoli è fuori dalla zona retrocessione, 17 punti in altrettante partite. Alla fine, sarà retrocessione.

Napoli-Fiorentina 2-1, 14/9/2008

Questa partita è modernità vintage. Il primo gol di Maggio con la maglia azzurra, di testa, su cross deviato di Vitale. Lavezzi che fa il bello e il cattivo tempo, croce e delizia, una traversa a porta vuota nel primo tempo e poi l’assolo che porta al gol di Hamsik nella ripresa. Il primo tempo si era concluso con la viola in vantaggio di un gol, Mutu su splendido tacco di Gilardino. Una coppia offensiva potenzialmente devastante, depotenziata (o quasi) da un Napoli umile, battagliero e con tanti gregari vicino a ottimi giocatori.

Napoli-Fiorentina 3-0, 12/4/2015

La squadra di Benitez è reduce da cinque partite senza successo in campionato, ma intanto avanza in Europa League. Contro la Fiorentina di Montella, il tecnico spagnolo lascia Hamsik in panchina e schiera Callejon, Gabbiadini e Mertens dietro Higuain. Partita dominata e vinta grazie a una splendida rete di Mertens nel primo tempo. Il vantaggio viene consolidato nella ripresa: prima Hamsik, entrato al posto di Gabbiadini, e poi Callejon (splendido assist di un altro subentrato, Insigne), portano a tre le reti definitive. Una delle migliori esibizioni di una stagione tormentata, il Napoli vincerà altre due partite di fila e poi perderà per 4-2 a Empoli. Altalenante, per usare un eufemismo.

 

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