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Napoli-Fiorentina 4-1, pagelle / Mertens come ET, Insigne il Magnifico. Viva il calcio più bello d’Italia

I voti della strana coppia: Jorginho intercetta, Hamsik stanco ma presente nei gol. Giù il cappello di fronte al Napoli

Napoli-Fiorentina 4-1, pagelle / Mertens come ET, Insigne il Magnifico. Viva il calcio più bello d’Italia

REINA – Il congedo dal San Paolo lo tiene alquanto impegnato, nonostante la vittoria non sia mai in discussione. Con Kalinic latitante, i pensieri giungono da Ilicic: due tiri deviati ma sul gol nulla può. Poi, ancora, ferma Tello e Babacar – 7

Quelle dita distese che ci salvano al 29’ su Ilicic mandando la palla in calcio d’angolo sono state la migliore carezza al San Paolo. Poi coi pugni ha voluto raccontarci tutta la malinconia che è già un po’ nostra. Le ginocchia, infine, erano una preghiera d’amore – 6,5

L’apporto offensivo di Hysaj

HYSAJ – Sarebbe perfetto se non fosse per quel guizzo di Tello che conduce all’unica marcatura viola. In questa parte finale della stagione ha migliorato notevolmente la qualità dell’apporto offensivo. Come quando al 28’ del primo tempo diventa il terminale di un micidiale dialogo tra Callejon e Zielinski – 7

Arriva vicinissimo a Tatarusanu e fa un cross, ma forse poteva persino segnare. La seconda incursione pericolosa, con dribbling annesso, la improvvisa al 16’ del secondo tempo. Hysaj che avanza mi piace moltissimo – 7

ALBIOL – Vigila, imposta, chiude. Gli tocca spesso mettere una toppa a destra su Oliveira, beccandosi finanche un giallo. All’ultimo gli sfugge Babacar ma visto il risultato è una minuzia irrilevante – 7

Per tutta la partita ho pregato non prendesse il secondo giallo. Voglio vederlo giocare fino alla fine – 6,5  

Koulibaly mai in affanno

KOULIBALY – La sorpresa arriva da un calcio d’angolo: Tatarusanu respinge un colpo di cabeza del Capitano e il buon Koulibaly è lui a raccogliere il tap-in vincente. Secondo gol in campionato. Per il resto, mai in affanno là dietro – 7

La zampata del giaguaro, l’urlo del Capitano. Presentissimo – 7  

GHOULAM – È lui che batte l’angolo dell’uno a zero. Indi, un assist magnifico per Callejon. Un’altra partita pazzesca avanti e indietro sulla fascia sinistra. Sarebbe bello se rimanesse anche Ghoulam. Forza contratto – 7

Forza Faouzi – 7  

ZIELINSKI – Scippa chirurgicamente un pallone a Cristoforo e dà l’avvio al due a zero. Di piede e di testa, non butta via mai nulla. All’11’ del secondo tempo stoppa l’avversario e riparte con un tunnel di rara bellezza. Un fuoriclasse, con un futuro da top player – 7,5

Ruba palla e passa a Callejon che la passa a Mertens che la passa ad Insigne, che segna. Azione a memoria che conduce dal centrocampo al Paradiso – 7  

L’equilibrio di Jorginho

JORGINHO – È lestissimo a mandare Mertens davanti a Tatarusanu al 18’ del primo tempo. Partita, la sua, di grande equilibrio, al cospetto di una squadra che compete con gli azzurri per possesso palla. Intercetta tanto. Peccato solo per quel cross di Tello mancato per un’anticchia – 7

La sintonia con Hamsik sembra simile al rapporto padre-figlio, tenera e impenetrabile. Al 32’ acchiappa una palla, si libera e serve Insigne, il tutto con una naturalezza tale da farti quasi sentire come se fossi in campo anche tu che guardi – 7  

DIAWARA dal 23’ del secondo tempo – Sarri, giustamente, fa partecipare anche lui alla festa finale dell’ultima casalinga – 7

Il gruppo Napoli è sempre l’aspetto più bello, il modo in cui i giocatori si salutano, si intendono, si cercano, è il risultato più positivo della stagione – 6  

Hamsik fa tremare e godere

HAMSIK – Il Capitano è stanco. Te ne accorgi, Ilaria cara, quando si gira all’indietro e fa tremare tutti per quei passaggi tesi e sbagliati. Eppure, errori a parte, è presentissimo nell’azione di due gol: l’uno a zero (colpo di testa) e il quattro a uno (tiro respinto) – 7

Un’altra sola, Marek, resisti – 6   

ROG dal 20’ del secondo tempo. Avesse segnato, poteva farlo tre volte, ci saremmo divertiti con i calembour: Rogol, Golrog, Gorgol e così via. Appuntamento rimandato – 7

L’importante è che abbia partecipato anche lui alla festa – 6

Josè tra egoismo e altruismo

CALLEJON – Vederlo lottare con Oliveira, tra centrocampo e difesa, provoca un’emozione senza fine. Ha due occasioni per segnare ma si schianta sul muro viola, peccando persino di insolito egoismo quando non la dà a Rog – 8

Però poi diventa altruista al 32’ del secondo tempo, quando a Rog la serve anche se potrebbe andare dritto in porta – 7,5  

Mertens Nove vero

MERTENS – Ormai è in una dimensione extraterrestre: due gol, l’ennesimo legno (l’ottavo della serie!), giocate varie, tunnel, assist, dribbling. La degna chiusura in casa di una stagione da Mostro, con la maiuscola. Merita, per la partita, un Nove vero. Altro che finto – 9

Manca un gol lanciato da solo davanti al portiere, poi prende il palo esterno. È suo l’assist per Insigne. Il gol nella mischia con Tatarusanu, spinto, strattonato, è l’immagine della voglia che ha questo ragazzo di lasciare un segno, cosa che ha già fatto. Segna anche il quarto gol azzurro, e non si ferma proprio più. È il no look il fermo immagine con cui ricordarlo: in scioltezza, o da fermo, sembra un gioco, come un bambino che fa i capricci e un secondo dopo ride perché è riuscito a prendere in giro tutti e, soprattutto, a metterla in saccoccia. Non vuole uscire, obiettivo classifica marcatori. Eppure, quando esce, abbraccia tutti. La standing ovation del San Paolo mi ha messo addosso un sacco di malinconia: mi mancherà – 10 (altro che 9)

PAVOLETTI dal 33’ del secondo tempo. Non si sblocca ma stasera è solo festa. Cori e applausi per tutti, anche per Pavoletti cara Ilaria – 7

Ma sì, Fabrizio, Sarri può cavare sangue anche a lui – sv  

Insigne cercatore instancabile

INSIGNE – Un cercatore instancabile. Cerca e trova. I compagni, la porta, quello che vuole. Sul gol è implacabile, spietato. Una prestazione grandiosa in memoria e alla faccia del desaparecido viola entrato verso l’ultimo, tal Saponara, mancato araldo della temuta empolizzazione e pazzo amore del sarrismo primigenio – 8,5

La forza del gol, la freddezza, dice tutto: il piccolo Lorenzo si è fatto uomo. Come adulta è diventata la squadra. Magnifico(a) – 9  

Giù il cappello

SARRI – Consacra l’annunciato record di punti e al novantesimo il San Paolo diventa il moderno Colosseo che lo invoca come il Generale Massimo nel “Gladiatore”. Sarri è un idolo e non si tocca. Viva la ricchezza, viva il calcio più bello d’Italia, viva il terzo posto. Giù il cappello – 9

Grazie per averci dato questo Napoli, Grazie – 8

ARBITRO RIZZOLI – È la sua ultima partita da arbitro. Non lo rimpiangeremo – 5

Fischia senza dare il recupero, per non infierire sulla Fiorentina. Come non dargli la sufficienza, stasera? – 6

 

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