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Napoli-Cagliari sa essere una giostra del gol e delle emozioni

Amarcord di partite interne contro i sardi: da Ranieri, Zola e Careca fino a Lavezzi e Gargano, passando Dionigi e l’esordio in Serie A.

Napoli-Cagliari sa essere una giostra del gol e delle emozioni

Ne ha già scritto Davide Morgera (qui), ora ne abbiamo la conferma dopo aver visto l’almanacco dei precedenti. Napoli-Cagliari, una classica del nostro campionato e del miglior Sud calcistico (sono gli unici due club del Meridione a vantare un titolo nazionale) sa essere una partita ricca di gol. A volte, anche di sorprese. Come quando De Laurentiis e Reja esordirono in Serie A, al San Paolo, in un torrido fine agosto. Sotto c’è il video, fu una sconfitta triste ma aprì una stagione che poi sarebbe stata molto positiva. Accanto a quella, un 4-0, un 2-0 in Serie B e un 6-3 firmato da una tripletta di Larrivey.

Napoli-Cagliari 4-0, 8/12/1991

È il primo Napoli senza Maradona, che ha prelevato il suo nuovo allenatore, Claudio Ranieri,  proprio dai sardi. Sarà una consuetudine di quegli anni: l’attaccante rossoblu che fa bella figura al San Paolo nonostante il tabellino finale reciti 4-0 sarà acquistato proprio dal club partenopeo. È un uruguagio, si chiama Daniel Fonseca. Dopo un inizio favorevole agli ospiti, segnano Careca (due volte), Francini e Padovano. Nel finale viene espulso Firicano, che dopo qualche anno sarà titolare in una bellissima Fiorentina.

Napoli-Cagliari 2-0, 9/2/2003

Scoglio contro Ventura, Stellone contro Suazo. Ci sono dei bei duelli, in campo e in panchina, ma alla fine vincono  Dionigi e Vidigal. Il primo segna con una sforbiciata che viene descritta perfettamente da Salvatore Biazzo: «È molto più bella di quanto appaia a prima vista». Il centrocampista portoghese, nella ripresa, segna uno stranissimo gol in contropiede, con un colpo di testa dalla trequarti su uscita altissima del portiere avversario. Il resto del match è equilibrato, nelle interviste postpartita il tecnico azzurro Scoglio è onesto, e ammette l’inferiorità della sua squadra nel primo tempo. Una bella partita, anche a rivedere la sintesi, se non fosse per un’ingrata e desolante cornice da serie cadetta.

Napoli-Cagliari 0-2, 26/8/2007

È il giorno del debutto, ed è un debutto amaro. Il Napoli scende in campo per il suo ritorno in Serie A e si sentono, nel servizio, i primi echi di contestazione di un pubblico che «non gradisce un mercato senza botti». In realtà il Napoli ha acquistato Hamsik e Lavezzi, ci accorgeremo solo dopo di quanto siano forti. Il Cagliari è allenato da Giampaolo, un enfant prodige destinato a un grande avvenire – si dice. Lo avrà, ma solo dopo aver singhiozzato per circa dieci anni. Oggi è un tecnico affermato, sinonimo di qualità di gioco e sviluppo del talento. Intanto batte gli azzurri a domicilio per 2-0, segnano Matri e Ciccio Foggia. Nel match successivo, Udinese-Napoli 0-5. Il ko interno coi sardi è stato un incidente di percorso. Anzi, una falsa partenza.

Napoli-Cagliari 6-3, 9/3/2012

Il fatto che Larrivey segni tre gol e che anche Gargano realizzi una rete dice tanto sull’eccezionalità di una notte ricca di emozioni. 1-0 Hamsik, 2-0 Cannavaro, poi un autogol di Astori e il primo gol di Larrivey. Poi Lavezzi, a segno con l’unico calcio di rigore dei suoi cinque anni a Napoli. Poi Maggio e Gargano, e in mezzo altre due volte Larrivey. Il risultato finale è di quelli inconsueti, 6-3.  È inconsueto anche il giorno della settimana in cui si gioca, il venerdì. Si tratta di un anticipo europeo, il Napoli giocherà contro il Chelsea nella successiva settimana per il ritorno degli ottavi di Champions. Non andrà benissimo, ce lo ricordiamo. Intanto, però, questo diventa ed è ancora il precedente con più gol tra le due squadre.

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