Il prossimo triennio di Champions League non pare stuzzicare i broadcaster italiani ed europei. I diritti non garantiranno gli introiti dell’ultima asta.
L’indiscrezione di Milano Finanza
«L’asta italiana per i diritti tv della Champions League rischia di rivelarsi un flop». Scrive così il quotidiano Milano Finanza, raccontando le prime schermaglie intorno al prossimo triennio di Champions in tv. Il triennio 2015/2018 aveva fruttato 230 milioni a stagione (il colossale investimento di Mediaset Premium), ma ora le stime saranno inferiori. Anche perché solo Sky sembra realmente interessata all’acquisizione dei pacchetti. Ovviamente, questo genererà la necessità di vendere i diritti a «un prezzo di favore», come spiegato anche dal quotidiano milanese. Le immagini della Champions, secondo l’ultimo bilancio Mediaset, «sono state svalutate a 140-150 milioni». Si potrebbe partire da questa cifra, quindi. Senza raggiungere le vette dell’ultimo triennio, nonostante la riforma della competizione, che porterà quattro club di Serie A direttamente ai gironi, senza passare dai preliminari.
Milano Finanza spiega che l’Italia non è l’unica nazione in cui l’attenzione verso i tv rights della Champions non è così alta. Se in Inghilterra British Telecom non ha badato a spese, le offerte in Germania e in Francia non sono ancora arrivate offerte reali. Le proposte delle piattaforme tedesche erano attese per il 3 aprile, quelle dei broadcaster transalpini entro il 3 maggio. Niente da fare. Date ancora incerte, infine, per il mercato spagnolo e italiano.
