Acquah tocca Dybala nella parte posteriore della testa, il fantasista argentino crolla a terra portandosi le mani in faccia.
Sei giorni dopo Strootman
Al di là di ogni (ragionevole) dubbio o discussione sulla seconda ammonizione di Acquah, ci sono altri episodi poco chiari nel derby di Torino. I tifosi bianconeri lamentano l’involontarietà del fallo di mani di Asamoah sulla punizione trasformata da Ljajic. Poi ci sono i supporter granata, un po’ scontenti (eufemismo) del già citato secondo giallo al calciatore ex Parma. Insomma, tanta carne al fuoco. Tutta roba interpretativa, in ogni caso: il fallo di mano è sempre legato all’inesplicabilità del concetto volontario/involontario; il fallo da cui scaturisce il rosso per il centrocampista ghanese è effettivamente sulla palla, ma la discussione su imprudenza o imperizia è potenzialmente infinita.
Probabilmente, però, è sfuggita un po’ a tutti la dinamica della prima ammonizione per Acquah. Una settimana dopo Strootman, c’è una nuova simulazione abbastanza chiara. Non vistosa come quella dell’olandese, ma accentuata su un intervento che, semplicemente, non intacca Dybala nel punto che poi l’argentino va a coprirsi con le mani. Sotto, un video abbastanza eloquente tratto dagli highlights del match. Il centrocampista del Torino segue da dietro Dybala, gli poggia effettivamente la mano sulla parte posteriore della testa, tra collo e spalle, quindi è calcio di punizione. L’ammonizione, in ogni caso, è quantomeno eccessiva. La reazione dell’argentino ex Palermo rientra nella prova attoriale: mani in faccia e crollo a terra. Come dire: il calcio italiano perde il pelo, ma non il vizio. La simulazione fa parte di noi.
