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La FIFPro (federazione mondiale dei calciatori) sta con Muntari: «Era nel suo diritto»

«Nessun giocatore dovrebbe mai sentire il bisogno di prendere la situazione nelle proprie mani, come Muntari si sentiva chiaramente in dovere di fare».

La FIFPro (federazione mondiale dei calciatori) sta con Muntari: «Era nel suo diritto»

La solidarietà e la richiesta

Il mondo intero è con Sulley Muntari. Il centrocampista ghanese del Pescara incassa il sostegno anche della FIFPro, federazione mondiale dei calciatori professionisti. In pratica, il sindacato internazionale dei calciatori. Che, con una nota pubblicata sul suo sito e su Twitter, chiede ufficialmente l’annullamento dell’ammonizione che ha portato alla squalifica.

«Muntari era nel suo diritto quando si è avvicinato all’arbitro Daniele Minelli, il suo come primo punto di riferimento in campo. Era proprio l’arbitro che avrebbe dovuto raccogliere le sue lamentele noti e cercare una soluzione. I giocatori dovrebbero essere tranquilli, perché in teoria possono portare all’attenzione del direttore di gara i problemi che avvertono in partita, in particolare uno così significativo come le accuse di razzismo nei luoghi di lavoro. Nessun giocatore dovrebbe mai sentire il bisogno di prendere la situazione nelle proprie mani, come Muntari si sentiva chiaramente in dovere di fare, abbandonando la partita o rivolgendosi agli spettatori per segnalargli il comportamento inappropriato. I calciatori professionisti devono aspettarsi di essere adeguatamente protetti dalle autorità competenti in un luogo di lavoro che non tollera discriminazioni». Sotto, il tweet della FIFPro in lingua inglese. Sulla pagina dell’account, ci sono anche tutti i retweet di calciatori come Boateng o Mensah.

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