Una cifra sconsiderata, che però “spiega” la forza economica del calcio cinese, la possibilità reale che cambi davvero la geografia del prestigio calcistico.
Poco meno di un milione di euro per settimana
Ezequiel Lavezzi in Cina. Gli sta crescendo anche qualche pelo bianco tra quelli neri della barba, si vede benissimo in questa foto. Non se la passerebbe malissimo, però, l’ex attaccante del Napoli ad Hebei, la città che l’ha adottato (acquistato) dal Paris Saint-Germain. Secondo quanto letto tra le pieghe dell’inchiesta Fotoball Leaks, il reale compenso dell’argentino è di circa 798mila sterline a settimana. L’informazione è stata confermata da un tweet di Kaveh Solhekol, giornalista di Sky Sports. Una fonte abbastanza autorevole.
Highest-paid player in the world is Ezequiel Lavezzi at Hebei China Fortune on £798,000 a week – Football Leaks
— Kaveh Solhekol (@SkyKaveh) 12 maggio 2017
Siccome vogliamo fare i precisi, andiamo di cambio attuale. Oggi, alle 17.17, 798mila sterline sono pari a 947.743 euro. Facciamo 947.000 per comodità di scrittura (i 743 euro per settimana in più li destiniamo ad altri usi). 947mila euro per 52 settimane sono esattamente 49.244.000 euro. Non vogliamo arrivare a dire 50 milioni proprio perché abbiamo voluto fare i precisi.
Una forza economica
Questa cifra ci dice tanto, forse tutto quello che c’è da sapere, sulle potenzialità economiche della Chinese Super League. Un club che può offrire questa cifra ad Ezequiel Lavezzi, pur con tutto il rispetto per il calciatore, è potenzialmente in grado di acquistare chiunque. Qualora la Cina dovesse continuare così, nel senso di sviluppo economico e quindi calcistico, non è utopia immaginare un graduale ma progressivo spostamento dell’asse terrestre del calcio mondiale.
Basta dare un occhio all’elenco dei calciatori per capire che hanno già cominciato: Oscar, Hulk, Alex Teixeira, Witsel, Ramires, Jackson Martinez, Renato Augusto, Guarin, Pato. Fateci caso: abbiamo escluso Lavezzi, Tevez, Hernanes. La lista che abbiamo scritto prima non supera i 30 anni d’età. È questo il punto che dovrebbe far riflettere. Oltre al discorso sull’emigrazione esclusivamente “economica” verso un torneo come quello cinese, soprattutto quando sei ancora un calciatore valido dal punto di vista fisico, tecnico e quindi contrattuale. Il Napolista ne scrisse al momento dell’acquisto di Jackson Martinez. Un anno e mezzo fa. Le cose sono cambiate molto, già solo se facciamo riferimento a quella data.
