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“Meritiamo di più”, la Curva Fiesole canta contro i Della Valle (e la Fiorentina vince)

La tifoseria organizzata contesta, il resto dello stadio risponde ai fischi con i fischi. La Fiorentina può sognare l’Europa, ma l’ambiente è bollente.

“Meritiamo di più”, la Curva Fiesole canta contro i Della Valle (e la Fiorentina vince)

La Curva Fiesole e lo stadio diviso

Striscioni non proprio d’amore verso calciatori e allenatore; il coro “Meritiamo di più” dopo un minuto e mezzo di partita; l’invito ai Della Valle di togliere il disturbo. La Curva Fiesole fa partire così la “sua” Fiorentina-Lazio, il resto del Franchi non gradisce. E controfischia.

La crisi ambientale della Fiorentina non si risolve dopo il match contro i biancocelesti, che ha consegnato i preliminari (almeno) di Championa al Napoli e ha rimesso in corsa Paulo Sousa per un posto Uefa. Il “problema” è la stagione altalenante, insieme alle proiezioni sul futuro. Che il presidente Mario Cognigni ha definito così nel postpartita (dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport): «I risultati saranno in linea con il passato, anche se sappiamo che non tutti gli anni sono uguali. Le decisioni, vi assicuro, saranno condivise. Contro la Lazio ci abbiamo creduto fino alla fine, complimenti ai ragazzi. Magari mi sarebbe piaciuto veder giocare il primo tempo con la stessa animosità».

Pioli

Il presidente parla anche della possibilità (ormai quasi certa) che i viola scelgano Pioli come nuovo allenatore: «Antognoni disse che cercavamo un tecnico italiano, per ripartire serve uno che conosca la Serie A. Penso che sia un profilo che possa essere preso in considerazione».

L’ex allenatore di Lazio e Inter sostituirà Paulo Sousa. Il tecnico portoghese, ieri ha ribaltato la partita con tre cambi simultanei. Questa, almeno, è la sua lettura: «Contro una squadra importante come la Lazio ci sta di soffrire. L’ingresso di Kalinic, Tello e Sanchez ha portato molto alla nostra squadra e da lì abbiamo spinto, creato e segnato. Sono sempre più orgoglioso di allenare questi ragazzi. Tre sostituzioni in contemporanea? È la seconda volta che lo faccio in carriera, serviva anche un diverso assetto tattico».

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