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De Laurentiis e il tour delle interviste: «Non vendo il Napoli, Arda Turan? In caso di necessità…»

Le ultime (?) dichiarazioni tratte dalla conferenza all’associazione stampa estera, riprese dai media turchi: «Non ho mai pensato di vendere la mia azienda».

De Laurentiis e il tour delle interviste: «Non vendo il Napoli, Arda Turan? In caso di necessità…»

Turchia

Dopo queste dichiarazioni, forse, Aurelio De Laurentiis avrà esaurito il suo improvviso tour comunicativo. Ieri notte, all’improvviso, i siti internet che si occupano del Napoli battono la notizia: «De Laurentiis: “Non vendo il Napoli, non ne ho motivo. Arda Turan? Solo in caso di necessità…”».

E cosa c’entra, all’improvviso, Arda Turan? C’entra perché queste particolari dichiarazioni sarebbero (anzi, sono) state battute da alcuni media in lingua turca. Evidentemente, in questo ormai celeberrimo incontro-stampa all’associazione stampa estera a Roma, dovevano esserci anche dei cronisti di quella nazionalità. Che, come è ovvio che sia, si sono inventati un abboccamento di mercato possibile (non proprio verosimile, in ogni caso) e hanno tirato fuori la domanda. E ci hanno messo dentro il riferimento agli investitori stranieri, che sono un must per conferenze così. In ogni caso, queste le dichiarazioni “complete” di Adl: «Non ho mai pensato di cedere il Napoli a terze persone. Nè adesso e nè in futuro. Non vedo perché dovrei cedere la mia azienda. Arda Turan? In caso di necessità potrebbe rivelarsi un ottimo obiettivo».

Caos calmo

Dopo due giorni di “interviste”, la sensazione è quella solita: De Laurentiis fiume in piena, non particolarmente strutturato nel legame tra i contenuti delle varie uscite. «Mertens rinnova» e «la rosa si guarda prescindendo dai singoli», «Sarri come Ferguson» e «il tecnico dovrebbe rispondere “io amo Napoli” in caso di proposta dalla Roma». Insomma, tanti pezzi che non compongono un puzzle, ma un quadro astratto. Una scultura di arte moderna.

Nulla di nuovo, per carità. Per temi e toni e contenuto. Nulla di cui preoccuparsi, neanche. O meglio: nulla per cui farsi mille domande, porsi mille interrogativi. Andare avanti, pensare a una squadra che si gioca un risultato storico (la seconda piazza d’onore in fila, con vista Champions) e che macina record su record. Il resto fa volume. Ma non sostanza.

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