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De Laurentiis contro la nouvelle cuisine: «Cacatine nel piatto»

«Ti descrivono sapori remoti che poi hai difficoltà a riconoscere nei piatti. Accompagnano i piatti con definizione intellettualistiche. A Napoli non perdonano la mia romanità»

De Laurentiis contro la nouvelle cuisine: «Cacatine nel piatto»
Alberto con la mitica Anna Longhi per tutti Erminia

«A Napoli non mi perdonano la romanità»

A Città della Scienza, Aurelio De Laurentiis non ha soltanto risposto per le rime a Maurizio Sarri, ha visitato Corporea e quei luoghi che lui – parola del segretario di Città della Scienza Lipardi – ha contribuito a ricostruire con una donazione definita importante. In realtà, è stato invitato a “Ligami di Pasta” da Maurizio Cortese presidente del Consorzio Pasta di Gragnano nonché suo amico e Cicerone lungo le strade dell’enogastronomia. A De Laurentiis è stato conferita l’etichetta originale del pastificio di suo nonno Aurelio.

De Laurentiis ha bonariamente tirato le orecchie ai produttori di pasta che non vanno d’accordo tra di loro. Ha ricordato che Gragnano è diventata in un secondo momento quartier generale dei pastifici, in principio era Torre d’Annunziata sua terra d’origini. Non ha mancato di ricordare come i tifosi napoletani non gli perdonino la sua romanità. E poi ha detto la sua sulla nouvelle cuisine oggi peraltro definita sul Corriere della Sera da Arrigo Cipriani – il signor Harry’s Bar – «uno dei frutti avvelenato del ’68, della rivolta contro la tradizione».

«Come la preparano la panna oggi?»

De Laurentiis ha espresso un concetto simile ma in maniera più colorita: «Oggi si ciurla nel manico descrivendoti sapori remoti che poi hai difficoltà a riconoscere nel piatto. Anche perché ti servono una cacatina così e tu non fai nemmeno in tempo a capire che cosa ti stai mangiando e l’accompagnano con definizioni intellettualistiche che non fanno parte del nostro conversare quotidiano. Mi domando spesso: ma un bel maritozzo no? Uno di quelli belli, con la panna. Ma la panna vera, quella che facevano negli anni Cinquanta. Non quella di oggi, quando la assaggio mi domando sempre quanti giorni prima l’hanno preparata».

A differenza di Cipriani, vabbè non è la sola differenza, De Laurentiis ha citato in positivo Massimo Bottura che è stato protagonista di una cena a Los Angeles down town cui ovviamente il presidente del Napoli ha partecipato. Con un percorso di nove pietanze, ci ha tenuto a precisare. Così come ha specificato che a Los Angeles non lo chiamo né il romano né il napoletano né il losangelino.

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