La seconda piazza vale pure un’estate senza preliminare. In caso di terzo posto e passaggio ai gironi, introito minimo di 23 milioni di euro.
L’analisi di Calcio&Finanza
Si sente tanto parlare di corsa al secondo posto come obiettivo vitale, dal punto di vista sportivo ma anche economico. Roma e Napoli, Napoli e Roma: una volata da qui alla fine. Ma quanto vale la certezza del secondo posto e quindi dell’accesso ai gironi di Champions? Lo ha spiegato Calcio&Finanza, in un’analisi che parte proprio dalla volata tra azzurri e giallorossi. La qualificazione diretta alla Champions vale 32 milioni di euro. I proventi della massima competizione continentale si dividono in market pool, premi di qualificazione e rendimento. A sua volta, lo stesso market pool è diviso in due parti, a seconda del cammino dei club provenienti dalla stessa nazione. Nel “peggiore” dei casi per la seconda in classifica (ovvero con la terza che supera il preliminare e accede ai gironi), l’incasso minimo sarebbe di 32 milioni di euro, appunto.
Come spiegato anche da questo grafico, in caso di eliminazione ai preliminari della terza in classifica, la cifra salirebbe fino a 35 milioni di euro sicuri. Ovvero, per la sola partecipazione ai gironi. In caso di superamento dei preliminari, l’introito per la terza in classifica si aggirerebbe intorno ai 23 milioni di euro. Quindi, in ogni caso, circa 10 milioni in meno rispetto a chi invece ha avuto accesso ai gironi senza passare per i turni estivi. Questi 23 milioni si compongono della parte del primo market pool preventivamente destinata più il premio di qualificazione ai gironi. In caso di eliminazione, invece, la cifra derivante dalla Champions cala a 13,8 milioni.
Quindi, come dire: il secondo posto vale il prestigio, e sarebbe sicuramente un grande risultato sportivo. Ma permetterebbe di approcciare al prossimo mercato e al prossimo bilancio con una certa garanzia di stabilità. E garantirebbe un’estate tranquilla, senza l’ansia di una partita decisiva per la stagione già a metà agosto.
