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Napoli-Udinese 3-0, pagelle / Migliori Strinic e Jorginho. La Grande Bellezza vince sulla Grande Noia

I voti della strana coppia: Reina salvato da San Palo apostolo. Ridateci Zapatòn

Napoli-Udinese 3-0, pagelle / Migliori Strinic e Jorginho. La Grande Bellezza vince sulla Grande Noia

REINA – San Palo (apostolo) lo grazia, di sabato santo prima che suonino le campane della resurrezione, sulla cabeza micidiale del nostro amato Duvan. Qualche uscita e poi l’unica, difficilissima parata su un’altra capata amica, quella di Callejon – 6

Da segnalare, oltre alla deviazione sopra la traversa del tiro dell’amatissimo Zapatòn, lo smanacciamento in area con cui difende e atterra un avversario – 6

HYSAJ – Si possono ripetere i giudizi date nelle ultime settimane, Ilaria cara: sale e discende come un metronomo però gli manca sempre l’ultimo passaggio decisivo. Meglio: non gli riesce quasi mai. Per il resto nulla da eccepire – 6

Bella la galoppata sulla fascia al 35’. Gli metterei mezzo punto in più per l’impegno, pur al’ombra di quel ‘potrebbe fare di più’ – 6,5

Il brivido nasce dalla testa di Albiol

ALBIOL – Nel primo tempo in cui la Grande Noia del possesso palla non produce nulla, come una fabbrica dismessa, è da lui che origina il solo brivido là davanti, di testa su angolo. Subito dopo blocca pure Duvan – 6

Quell’elevazione a colpire di testa è stato molto bello, Fabrizio. In difesa c’è, sostiene. Per questo gli alzo il voto – 6,5  

KOULIBALY – Ogni collisione con il predetto Duvan sprigiona energie alternative che potrebbero riscaldare un condominio. Due giganti che finiscono pari: l’udinese lo beffa di testa e per fortuna c’è San Palo. Kouly lo stende con dolcezza, spalla a spalla (non nel senso rafaelita) in area di rigore, senza ulteriori conseguenze – 6

Però a Koulibaly manca sempre qualcosa per la partita perfetta. Nel senso che la sciocchezza (o una o due o tre) sempre la fa – 6  

Strinic pulito ed elegante

STRINIC – Anche qui tocca ribadire, Ilaria: il suo approccio ordinario, costante e pulito alla partita, senza fare cavallo pazzo modello Ghoulam, fa spostare la verticale dominante al centro, con risultati splendenti vista la forma di Jorginho. Da annotare una palla rubata a Widmer e un contrasto vinto con Badu – 6,5

Un combattente. Pulito ed elegante, ma forte e propositivo. Un gran stile nell’imbastire le azioni e nel proteggere. A me questo fa impazzire – 7

ALLAN – L’incipit è dirompente, quando intercetta e si fionda avanti. Poi, un po’ di giri li perde rispetto alle ultime prestazioni, colpa forse degli spettri amici bianconeri. Nella ripresa delle meraviglie, ritorna in carne e ossa e segna persino il suo primo gol in campionato, quest’anno. Per l’esattezza, è il tredicesimo marcatore degli azzurri, non proprio il massimo in ottica cristiana, all’indomani del Venerdì Santo – 6

Questo è un altro guerriero, Fabrizio caro. Quel gol di destro forte e teso lo dimostra ancora una volta – 6,5  

Non un voto ma un’assonanza

ROG dal 26’ del secondo tempo – Non si tira mai indietro quando si tratta di portare palla – 6

Rog. Un nome dolcissimo e secco. Come un grog senza G. come un vin brulé sulle Dolomiti. Come una menta ghiacciata su una spiaggia assolata. Niente voto, ma un’assonanza – sv

Altro che Alfano e Casini

JORGINHO – Il migliore, in quest’ulteriore evoluzione della specie sarrita del quattro-tre-tre: buca i bianconeri con un assist formidabile per Ciro-che-forse-firma-il-contratto. La vittoria arriva dal centro, come con la Lazio. Un centro alla Jorginho, sia chiaro, altro che Alfano e Casini – 7,5

Al 22’ colpisce in pieno Koulibaly in quella che poteva essere un’azione pericolosa da gol (nostro). Propositivo, lucido, suo l’assist per il gol di Mertens. Bello il tiro a giro al 51’. Finalmente non solo geometra ma inventore – 7,5  

HAMSIK – Un’anticchia sotto l’eccellenza dimostrata in questa primavera e comunque fa il suo: come quella girata funambolica e poi tiro al 7’ del primo tempo. Ed è lui a pescare Insigne nell’azione che conduce al tre a zero – 6,5

Quando sembra che il Capitano non ci sia, eccolo là, anche se sbaglia – 6  

ZIELINSKI dal 33’ del secondo tempo. In ripresa rispetto agli ultimi ingressi in campo – 6

Ma non abbastanza da guadagnare granché – sv

Shakera tutto e ottieni Josè Maria

CALLEJON – Talvolta, almeno in due occasioni, viene da imprecare perché sbaglia il tocco fatale per mandare in rete il compagno di turno. Epperò si diventa indulgenti pensando alla velocità con cui gioca. Una velocità stratosferica per noi comuni mortali. Aggiungi, cara Ilaria, i tagli, il decimo gol (quarto giocatore azzurro in doppia cifra, un record), quella rovesciata fatta in fuorigioco, mescola tutto e viene fuori il solito unicum. Di nome Callejon – 6,5

L’insostituibile, appunto. Fa gol mentre Insigne si abbassa e si scosta alzando le mani come a dire: è colpa sua se è così determinante, non mia! – 6,5

MERTENS – Sblocca la partita, indi recupera su Badu la pelota del raddoppio di Allan. Sale a ventuno, in una stagione incredibile per lui – 7

Fa gol e quasi si siede mentre aspetta di vedere se entra in rete. Poco dopo aizza il pubblico come fosse con noi da 100 anni. Deve restare – 7

MILIK dal 33’ del secondo tempo. Altri pochi minuti, come se Sarri ancora non lo lasciasse andare in mare aperto – senza voto

Pochi minuti in cui, però, ci prova. Fa bene, deve ricominciare così – sv  

INSIGNE – Widmer gli fa combinare poco e lui fa la foca giocoliera con dei controlli magnifici. Nella ripresa, Mertens segna, l’Udinese va avanti e lui ha più campo, finalmente. Tenta il gol di tacco e quando, nella stessa azione, ritenta con una rovesciata per fortuna c’è Callejon che la butta dentro – 6,5

Meno presente del solito, ma solo perché lo marcano. Gli vogliamo bene lo stesso – 6,5

Aridateci Zapata

SARRI – La Grande Bellezza scopre la noia del primo tempo, quasi da far calare la palpebra. La Bella Addormentata Azzurra si sveglia nella ripresa e sono tre pappine. Adesso c’è la rincorsa possibile sulla Roma – 7

Ci sono pochi giocatori che sono andati via da Napoli e a cui sono rimasta affezionata. Zapata è sicuramente uno di quelli, sarà perché è ancora nostro, magari. Questo per arrivare al dunque: partite come questa ti fanno pensare che forse davvero stiamo maturando, crescendo, raggiungendo l’ideale. E allora l’unica sarebbe non cambiare nulla, perché se togliamo qualcosa magari non va più bene, magari si deve ricominciare daccapo. Mi accontenterei di un mercato che tenga a casa l’amato Duvan e che ci faccia comprare un portiere. Per il resto, sto. Partita bella è quando arbitro fischia che stai sul 3-0 e tu ti arrabbi perché sai che avremmo potuto continuare a fare gol – 7  

ARBITRO MASSA – Ha diretto in un clima di pace: buona Pasqua, Ilaria. A te e ai quattro gatti che ci leggono – 6

E teniamocela stretta questa pace, caro Fabrizio. Che di questi tempi sai come ti addormenti e non sai il mondo in che fase di guerra può svegliarsi. Buona Pasqua a te e che il Dio risorto salvi tutti i bambini del mondo dalla stupidità degli adulti – 6

 

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