ilNapolista

Al Napoli mancano le vittorie risicate: un solo 1-0 e nove successi con un gol di scarto

La partita di Coppa Italia con la Fiorentina è un caso unico, l’anno scorso i successi con un solo gol furono cinque. La Juventus ha vinto di una rete per 13 volte.

Al Napoli mancano le vittorie risicate: un solo 1-0 e nove successi con un gol di scarto

Una sola volta

Napoli-Fiorentina 1-0, quarti di finale di Coppa Italia, è un caso unico in questa stagione. È la sola partita in cui la squadra di Sarri ha fatto segnare il risultato minimo, quello “di misura” in senso assoluto. Per questo abbiamo scelto questa foto. Per immortalare una rarità. Il massimo risultato col minimo sforzo, come si suol dire. L’abbiamo letto oggi nella nostra analisi tattica: al Napoli manca una certa coscienza nella gestione delle partite. Quella che serve per congelare il risultato, per far sì che il gol realizzato, tendenzialmente sempre in canna (solo tre volte il Napoli a secco in questa stagione), possa bastare per i tre punti. Per la vittoria.

Nella stagione scorsa, l’uno a zero è venuto fuori cinque volte, in quattro partite di campionato e una di Europa League. Non è un caso, dunque. I gol subiti quest’anno, molti di più rispetto all’annata 2015/2016, dimostrano che il Napoli non ha nelle sue corde una gestione minimale della sua partita. Per estensione logica, non possiede una sicurezza assoluta in e nella sua fase difensiva.

Un gol di scarto

Lo dimostra anche un altro dato, citato questa mattina nell’analisi tattica di Sassuolo-Napoli. In campionato, sono solo cinque le vittorie con un gol di scarto – a prescindere dal punteggio. Nessuna è arrivata per 1-0. Nelle coppe, la situazione tende a migliorare: due in Champions, altrettante in Coppa Italia. Un totale di otto partite, con il 2-1 come risultato di riferimento (quattro volte in campionato, due in Champions; gli altri due match si sono chiusi sul 3-2, più l’1-0 contro i viola di cui abbiamo già scritto). E uno sviluppo quasi sempre simile: largo vantaggio acquisito, poi la bozza di rimonta degli avversari. Solo in due casi il Napoli ha rimontato da situazioni di svantaggio: Napoli-Sampdoria e Dinamo Kiev-Napoli. Due 0-1 diventati 2-1.

Il confronto con le altre

È la conferma nella realtà di una retorica vicina a questa squadra, quella della “squadra che deve sempre giocare a mille per vincere”. È così, per il Napoli. Non per altre squadre. La Juventus, ad esempio, ha vinto 7 partite stagionali con il risultato di 1-0. E ne ha portate a casa altre sei con il minimo scarto. La Roma ha meno successi del Napoli con un solo gol di scarto (8 tra campionato e coppe), ma comunque ha portato a casa tre volte un 1-0. Nove punti, sei guadagnati rispetto allo 0-0 di partenza, per tre gol segnati.

È qui che il Napoli può e deve crescere. La gestione del risultato e della partita passa anche per la capacità di vincere anche quando il risultato resta in bilico. Qualche centimetro in meno, e i pali di Insigne e Mertens sarebbero stati gol segnati. Potrebbe rispondere così, il tifoso napoletano. Non avrebbe tutti i torti. Ma esistono, nel calcio, partite in cui la palla non entra. Non vuole entrare. Semplicemente, senza alcun motivo logico o legato ad avvenimenti gestibili. Ebbene, in ogni caso i gol mancati da Lorenzo e Dries sarebbero stati la seconda e la terza realizzazione di giornata. Come dire: avevamo già segnato, e loro avevano già rimontato. Quando potevano non farlo, quando poteva non succedere. Il Napoli non dovrebbe aver bisogno di due-tre gol per vincere una partita. Il punto è proprio quesgto.

ilnapolista © riproduzione riservata