Il quotidiano romano scrive di un interessamento dei giallorossi e di un contatto con Baldini. Poi si ricorda della clausola rescissoria.
Il dopo Spalletti
Scrivono da Roma, sulla Roma esul futuro della sua panchina. L’addio di Spalletti è una virtuale certezza, ma non c’è ancora un sostituto. Se fosse per Monchi, nuovo Sabatini in pectore, zero dubbi: Unai Emery. Però c’è anche altro. Tipo Maurizio Sarri, ad esempio.
Il Messaggero si attacca alle parole pronunciate ieri da Sarri in conferenza, ci legge dentro un “invito alla Roma”. È fondamentalmente una speculazione, anche perché i contatti “diretti” che il pezzo riporta come “di dominio pubblico” sono tutto da verificare. E non hanno avuto la stessa risonanza di quel vecchio incontro con la Juve, quello della querela al Tempo. Un fatto, tra l’altro, citato dallo stesso pezzo del Messaggero.
Tutti i virgolettati di Sarri, quelli di ieri, vengono interpretati come un segnale di distacco dal Napoli. È una forzatura, ne abbiamo scritto in abbondanza anche noi. Pure perché conosciamo i soggetti in causa, mister Maurizio e sor Aurelio. Come dire: normale amministrazione.
Un tocco di realismo
Giusto alla fine dell’articolo, si fa accenno alla clausola rescissoria del tecnico. Quella che, in qualche modo, tiene il tecnico del Napoli legato al club (almeno contrattualmente).
È il punto più realista del pezzo, perché è la prima parte costruita su situazioni reali e conosciute. Quelle che bloccano il passaggio di Sarri in giallorosso, almeno per il momento. Semplicemente.
