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Lazio-Napoli 0-3, pagelle / Hamsik si distende come un’aquila. Insigne è la prova che il genio esiste

I voti della strana coppia: Lo stantuffo Allan. L’insostituibilità di Callejon. Diamo a Strinic il posto fisso

Lazio-Napoli 0-3, pagelle / Hamsik si distende come un’aquila. Insigne è la prova che il genio esiste

REINA – Il Pepe che vorremmo sempre, Ilaria cara: para su Felipe Anderson, esce su Lukaku, insegue Immobile, para su Keita e Patric, esce felicemente di pugno, non subisce gol, ispira e lancia i compagni. Tra i migliori – 7

Però, Fabrizio, al 42’ fa una di quelle sue cose impensabili e incomprensibili: esce in ritardo e cerca anche di fare fallo volontariamente fuori area. Per fortuna ci va bene, di culo – 6,5

Hysaj in forma, Albiol sedere a terra

HYSAJ – Sta attraversando un ottimo momento di forma e si vede, soprattutto in difesa quando mura di spalla, non di braccio, la reazione di Immobile sullo zero a due. Certo, soffre l’ingresso di Keita ma i danni sono minimi – 6,5

Più attento e presente delle ultime partite, e anche più propositivo e concreto. Non gli do 7 perché ancora troppo altalenante e non vorrei che si montasse la testa – 6,5

ALBIOL – Nei primi dieci minuti è Milinkovic Savic lo spauracchio, ma poi il serbo evapora e l’unico a non dimenticarsi di Immobile è Felipe Anderson. Stavolta l’Ispanico ostenta la sicumera dei tempi migliori, come quando rimedia su Immobile imbeccato ovviamente da Felipe Anderson – 6,5

Però Keita lo lascia col sedere per terra, Fabrì – 6  

Luci e ombre di Kalidou

KOULIBALY – Dirige alla perfezione la difesa alta del Napoli e di testa sovrasta tutti. Unico neo: i due o tre errori in fase d’uscita, di cui qualcuno poteva costare caro – 6,5

Al 29’ del primo tempo protegge la palla restata indifesa dalla caduta a terra di Reina per il rinculo provocato dal gran tiro di Anderson: quasi lo esorta a rialzarsi perché non sa cosa farne di quella palla abbandonata lì, così. non sono indulgente come sei tu su quelle palle regalate inutilmente e pericolosamente agli avversari. Poteva andarci veramente male ad avere una squadra un tantino più decisa e armata davanti – 6

Il posto fisso a Strinic, subito!

STRINIC – La sensazione è che la sua presenza “ordinaria” abbia un riflesso pavloviano sullo schema azzurro: anziché insistere sulla sinistra, come accade quando c’è Ghoulam, le energie vengano equamente distribuite sugli altri due accessi, la via centrale soprattutto e la destra di Callejon e Allan – 6

Vero. Come è vero, a mio parere, che stasera si è guadagnato il posto fisso fino a fine campionato. È stato bellissimo – 7  

ALLAN – Uno stantuffo, un pistone che azzanna chiunque indossi una maglia celeste. Difficile togliere il posto ad un Allan del genere, tra recuperi, percussioni e finanche assist, come quello per lo zero a due di Insigne – 7,5

Quel cross alto e dolcissimo per Insigne è stato la perla incastonata nella sua partita – 7,5

JORGINHO – Verticalizza come non mai ed è una magnifica sorpresa vederlo così, anziché limitarsi a indirizzare il traffico. E la chiave della partita, appunto, sono le profondità sul “tappeto” di centro – 7

Concordo su tutto, ma mezzo voto in più glielo darei – 7,5

Le ali spiegate del Capitano

HAMSIK – Per metà del primo tempo, il Napoli domina ma resta imbrigliato nell’affollata densità nervosa davanti all’area laziale. Poi al 26’ il Capitano comincia a giocare, servito da Jorginho, e diventa il dominus assoluto dell’azione che porta allo zero a uno di Callejon. Ogni volta che si distende sembra un’aquila che apre le maestose ali (omaggio a Olimpia). Sbaglia due o tre volte i soliti appoggi all’indietro, ma stasera sono quisquilie per fortuna – 8

È suo l’assist per Callejon, mentre contro la Juve segnò direttamente. Nella costruzione delle azioni è decisivo. L’ho visto un po’ spaventato quando ha accompagna fino in porta la palla di Insigne sapendo di essere in ritardo. La fase di costruzione, comunque, è stata perfetta. Ad un certo punto ha spento definitivamente l’interruttore, però – 7,5

ROG dal 34’ del secondo tempo – Un assist per Milik e una discesa personale conclusa con un tiro. Dimostra talento e foga anche in pochissimo tempo – 6,5

A partita ormai finita, Rog ancora morde le caviglie a centrocampo per prendere palla. È uno convinto che pure se ti fai dieci minuti soltanto devi farteli da dio – 6,5

L’insostituibilità di Callejon

CALLEJON – Segna il suo nono gol: ancora uno e sarà il quarto giocatore del Napoli ad andare in doppia cifra. Roba da record. E anche la sua partita è “totale” come non accadeva da un po’, nonostante la sostituzione – 7

Proprio mentre pensavo che finalmente c’era una cosa a farmi sentire in totale armonia con Sarri, e cioè l’insostituibilità assoluta di Callejon, Sarri me lo ha sostituito. Embè – 8

ZIELINSKI dal 28’ del secondo tempo – È lui che rifinisce per lo zero a tre di Insigne – 6

Per inciso: una azione talmente bella che credo la rivedrò fino a domani mattina – 6,5

MERTENS – Fa l’altruista e fra i tre “non bassi” là davanti stavolta è lui a non segnare. Poco importa in sere così – 6,5

Degna di nota la corsa con cui, al 28’ del primo tempo, riesce a tenere in campo il pallone. È suo l’assist per il tiro a giro di Insigne che ha fruttato a Lorenzo una serie di maledizioni in ostrogoto – 6,5

MILIK dal 37’ del secondo tempo. Forse avrebbe bisogno di qualche minuto in più per sbloccarsi – 6

Lento e senza i giusti tempi. So che vale di più, ma vederlo entrare in campo dopo questo Mertens è impietoso – 6

La prova tangibile che il genio esiste

INSIGNE – Anche lui, nei primi 25’, soffre la densità nervosa di cui sopra. Non solo: conclude il primo tempo mangiandosi un gol enorme come il cielo sopra l’Olimpico. La ripresa è più concreta: ciabatta lo zero a due; fa un miracolo difensivo su Patric, che vale un altro gol perché la Lazio poteva riaprire la partita; infine lo zero a tre con un’azione da accademia: partenza di Insigne, palla a sinistra a Milik, da Milik a Zielinski, a destra, infine di nuovo a Insigne che segna. Che vogliamo di più da questo ragazzo? – 8

Fabrizio, io credo che quella suola buttata così, al volo, con potenza e lungimiranza, sia la prova più evidente, tangibile e concreta, che il genio esista. Tiro a giro o no. Il salvataggio su Patric dimostra, invece, che questo è anche il pensiero del Padreterno – 8,5

Il cerume nelle orecchie di Irrati

SARRI – Alla trentunesima giornata, il Napoli ha gli stessi punti dello scorso anno: 67. Allora era secondo, con la Juve a 73 e la Roma dietro a 63. Oggi è terzo. La squadra vince con un piglio da grande ma davanti non si fermano – 7

Nulla da dichiarare – 6  

ARBITRO IRRATI – L’anno scorso, alla trentunesima, cacciò l’Innominato a Udine e il Napoli si fermò a 67. Stasera invece i suoi cartellini gialli non hanno gravi conseguenze – 6

L’anno scorso fu lui che interruppe la partita per i cori razzisti. Stasera aveva del cerume nelle orecchie, forse – 6

 

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