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Il Foglio, l’attenzione per il Potere della Juventus e le amnesie su Superga

Il rapporto poco sereno tra informazione e potere è ben esemplificato dai due pesi e le due misure adottati sull’inchiesta della Procura e sui rapporti tra Juventus e ultras.

Il Foglio, l’attenzione per il Potere della Juventus e le amnesie su Superga
Uno dei due striscioni esposti dagli juventini nel derby del 23 febbraio 2014. Per la Procura Figc, la Juve autorizzò gli striscioni

Ridurre tutto a una smentita

È tutto qui quello che sapete fare, strenui difensori del Potere? Parlare di fake news ingigantendo un particolare che non esiste? Ridurre tutto a una smentita, ha il sapore dello scampato pericolo, rassicurando gli amanuensi del Potere. Trasformando un processo sportivo in una Guerra Santa contro la verità.

Colpisce che anche un quotidiano attento alle scivolate provocate dalla ignoranza, ci caschi. Il direttore Cerasa, stiamo parlando del direttore de Il Foglio, fa tabula rasa delle verità investigative emerse dalla inchiesta della Procura di Torino “Alto Piemonte”, e si concentra sulla famosa telefonata che non c’è, evocata prima e poi smentita dallo stesso procuratore federale Pecoraro nella sua audizione all’Antimafia, nella quale il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ammetterebbe di conoscere l’affiliazione alla ‘Ndrangheta di un capo ultras.

Il Foglio, Juventus, Superga

Il Foglio

Un episodio di cui nessuno parla

Fa riflettere Cerasa, che pur essendo di fede interista si prostra alla campagna mediatica che favorisce la Juventus, cancellando con un colpo di spugna tutte le nefandezze acclarate dai magistrati torinesi. A partire da quell’episodio che non può essere circoscritto a un elemento secondario che nulla ha a che fare con i capi di imputazione.

Di questo vorremmo che si parlasse anche sui giornali. Non di altro. Solo di questo. Di quegli striscioni dei tifosi della curva che evocavano la sciagura di Superga. Fu la società Juventus a veicolare nella curva quegli striscioni per evitare uno sciopero delle curve. E il presidente Agnelli ne era a conoscenza.

Se solo qualche grande “firma” o quotidiano nazionale raccontasse ai suoi lettori questo episodio, forse potremo brindare a un nuovo inizio nel rapporto tra informazione e potere.

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