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Diritti tv: le aste per il prossimo triennio saranno decisive per il calcio italiano

Secondo Calcio&Finanza, l’obiettivo è arrivare al miliardo di euro di introiti. Ma occorrerà crescere sul mercato dei diritti internazionali.

Diritti tv: le aste per il prossimo triennio saranno decisive per il calcio italiano

Serie A e Champions League

Doppio triennio, 2018-2021, sia per la Champions League che per la Serie A. Calcio&Finanza fa il punto della situazione sulla vendita dei diritti tv, un punto importante – se non decisivo – per definire lo stato di salute del calcio italiano. Che purtroppo, come sappiamo, vive soprattutto dei ricavi derivanti dai broadcaster. Quindi, in questi mesi si giocheranno le partite più importanti per il futuro del nostro sistema. L’asta per la Champions si chiuderà prima di quella per la Serie A, ma è quest’ultima corsa ai pacchetti ad essere più appassionante.

L’Antitrust sta verificando le linee guida per il bando d’asta riferito al campionato, ma l’idea è quella di non vendere l’intero bouquet delle partite e quindi permettere la visione dell’intero campionato con un solo abbonamento. Anche se, come sottolineato da Calcio&Finanza, questa situazione potrebbe essere ribaltata da un mix di offerte vincenti da parte delle emittenti in gioco. Le date principali: ieri sono scaduti i termini per presentare osservazioni sul testo predisposto da Lega Serie A e Infront. Entro fine maggio  l’Authority per la concorrenza e il mercato avrà tempo per esprimersi sul documento. L’asta vera e propria dovrebbe concludersi entro fine luglio.

I broadcaster

Chi è ancora interessato ai diritti tv di Serie A. Per quanto riguarda la televisione, ci sono Sky, Mediaset e Discovery. Telecom vorrebbe presentare un’offerta per lo streaming, ma l’offerta non è ancora convincente. Secondo C&F, l’obiettivo è arrivare a un miliardo di euro di introiti totali. Per una crescita del genere, però, sarà necessario «uno sviluppo sui mercati internazionali.Attualmente le squadre distribuiscono 945 milioni (al netto del contributo di solidarietà) a cui si aggiungono i diritti esteri: solo 185 milioni di euro. Il mercato principale sarà la Cina, che vale 220 milioni per la Premier League, 80 per la Liga Spagnola, 50 per la Bundesliga. La serie A al momento ricava solo 10 milioni». Suning e la nuova proprietà del Milan potrebbero cambiare le cose. Sarebbe cosa buona per tutto il movimento.

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