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Aldo Cazzullo: «Io, juventino, in incognito in Curva A per Higuain. Clima di festa, Napoli merita uno stadio moderno»

Rubrica delle lettere sul Corriere della Sera: «Fischi manifestazione d’amore. Senza la pista, con i tifosi vicini al campo, forse l’altra sera il Napoli avrebbe vinto. Anche senza Higuain».

Aldo Cazzullo: «Io, juventino, in incognito in Curva A per Higuain. Clima di festa, Napoli merita uno stadio moderno»

La rubrica delle lettere del Corriere della Sera

Aldo Cazzullo, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, giornalista di provata fede juventina, regala una chicca niente male nella rubrica delle lettere del Corriere della Sera. Pubblica la lettera di un lettore di Cosenza, Gino Stellati, che si lamenta perché ormai al Sud

“non resta che assistere alle partite più importanti che si giocano altrove. Oppure accontentarsi di fischiare i campioni della politica e dell’economia, come hanno fatto i tifosi del Napoli, col «core ‘ngrato» Higuain. Una legittima, ma sterile manifestazione di rabbia nei confronti dell’argentino, forse egoista, ma consapevole della realtà: non ci sono nel Mezzogiorno le condizioni per competere con i più forti. Non solo nel calcio.

Aldo Cazzullo

“Il povero Higuain ha sofferto”

Cazzullo prende spunto dalla lettera per dire che lui al San Paolo domenica sera c’era. E non in tribuna stampa né in tribuna d’onore. «Ero in curva al San Paolo con mio figlio, mimetizzati nella numerosa famiglia del mio fraterno amico Mimmo». Cazzullo racconta dello striscione esposto in curva B “Non c’è cosa più bella che sostenere i colori della propria terra”. Ne deduciamo che quindi era in Curva A. Anche perché descrive nei dettagli il riscaldamento della Juventus e di Higuain che si è svolto dal lato Curva A. Sottolinea che «il clima non era rabbioso, ma allegro».

Nessuna tensione, anche perché agli juventini l’ingresso era vietato: il settore ospiti era vuoto. Quindi la rabbia verso la Juve e verso il Nord – che esiste – aveva un unico obiettivo: il povero Higuain. Che ci ha sofferto. In riscaldamento ha fatto un cenno a Neto, il portiere di riserva della Juve, perché si facesse passare sotto la pancia l’ultimo tiro, per evitare l’ennesima bordata di fischi: agevolati dalla distribuzione gratuita di fischietti.

Il Napoli con uno stadio nuovo avrebbe vinto

Racconta che l’amico Mimmo non ha potuto portare una sciarpa «che metteva in dubbio la moralità della madre del Pipita: il divieto di scritte antipatizzanti in curva è stato fatto rispettare». Per Cazzullo i fischi sono stati una manifestazione d’amore nei confronti di Higuain: «all’uscita tutti commentavano che con lui dalla loro parte avrebbero vinto».

Ha concluso con un elogio a Orsato e soprattutto con la bocciatura dello stadio San Paolo: «E siccome nel calcio non è mai finita finché non è finita, domani si ricomincia. Purtroppo di nuovo al San Paolo; mentre Napoli merita uno stadio moderno. Senza la pista, con i tifosi vicini al campo, forse l’altra sera avrebbe vinto. Anche senza Higuain».

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