ilNapolista

Varriale (Rai) «I fatti dicono che la Juve è stata favorita. La stampa del Nord? De Laurentiis ha sollevato un tema»

INTERVISTA al giornalista Rai protagonista su Twitter «Il compito degli arbitri è difficilissimo, ma le decisioni restano e sono condizionanti. È grave anche che alla tv della Juve mi definiscano tifoso del Napoli».

Varriale (Rai) «I fatti dicono che la Juve è stata favorita. La stampa del Nord? De Laurentiis ha sollevato un tema»

Il protagonista della serata, dopo l’arbitro Massa

Cominciamo con i numeri: 1821 retweet, 2124 mi piace, 2494 risposte (almeno al momento in cui scriviamo). Sono le cifre che hanno reso il giornalista Rai Enrico Varriale il protagonista numero due della serata calcistica italiana. Il numero uno resta ovviamente l’arbitro Massa che ha assegnato un rigore dubbio alla Juventus al 95esimo della partita col Milan.

[videoInread]

140 caratteri e un masso niente male lanciato non solo su Twitter, diremmo nel pianeta calcio. Ecco, siamo partiti dal tweet. E abbiamo  deciso di approfondire. Ne abbiamo voluto parlare con l’autore. Enrico Varriale, giornalista Rai Sport e volto noto del racconto sportivo italiano.

Varriale è napoletano, nel senso di nato a Napoli. Quindi, smaccatamente di parte secondo i tifosi della Juventus. Che, immancabilmente, hanno iniziato a criticarlo sui social. «Da ieri ricevo critiche forti per questi miei 140 caratteri. Io mi sono semplicemente limitato ad esporre i fatti e a riconoscere quello che per me è un problema». Pure se, prima del tweet incriminato, lo stesso Varriale ha scritto anche di un rigore non concesso ai bianconeri.

«Un compito difficilissimo»

Ecco, appunto. Ma quale problema? Qual è il “grosso problema del calcio italiano” secondo Varriale? La domanda è semplice, non semplicistica. Esattamente come la risposta. Lunga, con un corposo preambolo. Ma interessante. «Allora ci terrei a dire inizialmente una cosa sugli arbitri: hanno un compito difficilissimo. Reagire a quello che succede in campo in un tempo così breve è davvero complesso, davvero complicato. Soprattutto in uno stadio come quello della Juventus, poi, in cui tantissimi tifosi sono a pochi centimetri dal campo. In un contesto così diventa ancora più amplificato.

«Detto questo – prosegue Varriale –  vi spiego il mio punto di vista. Siamo a marzo, la stagione sta volgendo al termine. Stiamo parlando di partite decisive per l’assegnazione dei trofei, che siano scudetto, Champions o Coppa Italia. Partite da cui non si torna indietro. Allo Stadium hanno giocato, in questo periodo, Inter, Napoli e Milan. Tre club importanti, dal grande seguito mediatico. E tutti e tre, dopo una partita equilibrata, sono usciti arrabbiati per la direzione arbitrale. Mi limito ad esprimere i fatti: ci sono state decisioni controverse, e tutte hanno arriso alla Juventus. Ora, data la grande importanza delle partite, mi domando: se parliamo di episodi discutibili, sarebbe stato possibile che l’arbitro decidesse in maniera opposta rispetto a quanto avvenuto nella realtà. Ebbene, se fosse andata così la Juventus avrebbe oggi quattro punti in meno in campionato e arriverebbe a Napoli, per giocarsi la finale di Roma, con un risultato probabilmente differente».

No al complottismo

Varriale riporta solo episodi concreti, nega decisamente alcun complottismo. Anzi, spiega: «La Juventus avrebbe anche meritato di vincere comunque tutte e tre le partite. Ha giocato meglio, ha costruito più occasioni. A maggio, probabilmente, celebreremo il sesto incredibile scudetto consecutivo e un eventuale terzo double con la Coppa Italia. Il punto, però, è che ora commentiamo un campionato con un certo vantaggio in classifica e una Coppa Italia indirizzata quando potremmo stare qui a dire altro. Se non fosse che le decisioni degli arbitri, in momenti controversi, abbiano finito per favorire la squadra più forte, o che sarebbe comunque più forte, la più ricca, quella con i calciatori migliori».

La soluzione: «In casi come questo, io credo che la Var (la famosa moviole in campo, ndr) possa essere fondamentale. Perché può dare agli arbitri, che hanno un compito difficilissimo, ci tengo a ripeterlo, un aiuto supplementare per decidere in maniera più precisa in casi come questo. Ancora oggi, dopo aver visto molti filmati, sono in tanti a non essere sicuri del giudizio. Per molti, come ad esempio Sconcerti, il rigore poteva anche non essere fischiato. Noi siamo così lontani da un giudizio definitivo a parecchie ore dal fatto, figuriamoci un arbitro che deve decidere in pochi secondi all’interno di un impianto che ospita 40mila persone».

De Laurentiis e l’informazione del Nord

Dal discorso su Juventus-Milan alla polemica tra De Laurentiis e la stampa del Nord il passo è breve. Anzi, è un crossover. «Io credo che De Laurentiis abbia sollevato un tema. Ferma restando l’assoluta solidarietà a Mimmo Malfitano della Gazzetta dello Sport, c’è da riconoscere un trattamento particolare riservato all’ambiente Napoli. Nel senso: su alcuni giornali editi al Nord, leggo che il terzo posto del Napoli sarebbe un fallimento mentre quello dell’Inter rappresenterebbe un’impresa. E francamente penso che siamo lontani dalla realtà. Tra le due squadre, i nerazzurri sono quelli che hanno speso di più sia in estate che nel mercato di gennaio. Le aspettative sono dunque molto diverse, eppure vengono raccontate in questo modo».

Il collegamento ai fatti di ieri avviene durante l’intervista, quando ci parla degli attacchi subiti in seguito al tweet di ieri: «Che poi, le parole di De Laurentiis su Malfitano non sono molto lontane da quelle che io ho appena sentito a J-Tv sul mio conto. Se le affermazioni del presidente del Napoli sono gravi, è altrettanto grave che l’organo di informazione ufficiale di un club, attraverso un suo operatore, mi definisca come un tifoso del Napoli o come uno che ha bisogno di seguire un corso di aggiornamento. Credo sia inaccettabile, esattamente come i cori sul Vesuvio che sentiamo ogni domenica. In questo modo, si colpisce un popolo».

Napoli-Juventus

Varriale conclude la chiacchierata facendo un appello ai tifosi del Napoli: «Dopo le lezioni di civiltà impartite all’Italia durante il viaggio a Madrid e nell’accoglienza dei tifosi del Real, vorrei invitare i tifosi del Napoli a tenere lo stesso splendido comportamento anche nei prossimi, caldissimi match contro i bianconeri. Sarebbe l’ennesima dimostrazione di assoluta affidabilità dei supporter azzurri, a cui chiedo un atteggiamento positivo nei confronti dei miei colleghi Rai che racconteranno la partita».

ilnapolista © riproduzione riservata