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Undici arresti tra gli ultras dell’Atalanta: l’accusa è traffico e spaccio di droga

Un gruppo di italiani e due stranieri accusati anche di estorsione, rapina, resistenza a pubblico ufficiale. I tifosi gestivano il traffico di droga all’interno dello stadio dell’Atalanta.

Undici arresti tra gli ultras dell’Atalanta: l’accusa è traffico e spaccio di droga

Le misure del tribunale di Bergamo

Grossa operazione di polizia nei confronti dei gruppi legati al tifo organizzato dell’Atalanta. Il tribunale di Bergamo ha infatti disposto Undici arresti, 7 ai domiciliari, 41 indagati, 30 destinatari di Daspo, 10 provvedimenti di sospensione della licenza per gestori di esercizi commerciali. L’accusa, per le persone coinvolte, va dal traffico e spaccio di sostanze stupefacenti fino all’estorsione, alla rapina e alla resistenza a pubblico ufficiale.

La squadra mobile di Bergamo, attraverso intercettazioni telefoniche e telecamere nascoste, ha documentato un imponente giro di denaro intorno ai gruppi ultras del capouogo lombardo.Le indagini sono state avviate nel settembre 2015, e hanno consentito di acquisire elementi indizuari a carico di un gruppo di italiani, di un cittadino albanese e uno serbo, tutti vicini agli ambienti della tifoseria organizzata dell’Atalanta. Lo spaccio avveniva anche e proprio a beneficio dei tifosi nerazzurri.

Alessandro Giuliano, direttore del Servizio Centrale Operativo della polizia, ha confermato che l’indagine ha sgominato una «attività sistemica di spaccio da parte degli ultras nei confronti dei supporter». Al momento, però, non sono emersi contatti tra la tifoseria organizzata dell’Atalanta e altri gruppi ultras italiani.

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