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Il nuovo no allo stadio della Roma, le motivazioni: trasporti e vincoli vari

Repubblica Roma scrive del nuovo stop al progetto voluto dalla Regione: oltre le cubature, ci sarebbero molte altre grane da risolvere.

Il nuovo no allo stadio della Roma, le motivazioni: trasporti e vincoli vari
Il (possibile) nuovo stadio della Roma

Oltre le cubature

Il progetto stadio a Roma è ancora in fase di stallo. A bloccarlo, questa volta, il parere contrario della Regione sulla valutazione di aspetto ambientale del progetto. Secondo quanto scritto nell’edizione romana di Repubblica, il problema andrebbe ben oltre le cubature: trasporti e vincoli della vicina riserva naturale sono le motivazioni allo stop, insieme all’impatto paesaggistico e l’inquinamento luminoso. Ma non solo. Repubblica scrive: «Ostacoli sono emersi persino per i disturbi prodotti dai miasmi che si levano dal depuratore di Roma Sud e sull’accessibilità dei previsti negozi ai disabili».

I paletti imposti dalla regione dovrebbero bloccare anche il progetto pentastellato, per il quale sarebbe stato fissato un incontro Raggi-Pallotta. Rinviata la conferenza dei servizi, si scopre dunque che il no regionale andava oltre le ormai famose cubature. E “superava” anche il vincolo del Mibact sull’area dell’ex ippodromo di Tor di Valle. Lì, dove secondo la Roma e il M5S poteva e doveva essere edificato lo stadio. Almeno finora: oggi, infatti, è in programma un summit tra la società di costruzioni Eurnova e la giunta di Roma Capitale. Saranno mostrati i nuovi rendering, e secondo Repubblica «lo stadio potrebbe anche essere spostato». Tra il dire e il #famolostadio, passa ancora un mare.

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