ilNapolista

Le fasce salariali del Barcellona: gli ingaggi stabiliti da età, ruolo e rendimento

Un approfondimento di Sbs sul modello salariale del Barcellona basato sul libro di Soriano, “uomo delle finanze” dell’ex presidente blaugrana Laporta.

Le fasce salariali del Barcellona: gli ingaggi stabiliti da età, ruolo e rendimento

Un modello

Come funziona il Barcellona dal punto di vista salariale. Grande approfondimento, quello firmato da Sport Business Management, che nel giorno della celebrazione del modello blaugrana – il risultato di ieri sera è storico, ne abbiamo scritto anche noi – spiega come, nel 2003, sia avvenuto un vero e proprio cambio di marcia a livello di gestione economica e sportiva.

Quattordici anni fa, gli ingaggi dei calciatori riuscivano a “succhiare” l’88% delle entrate e il deficit di bilancio era di 73 milioni. Per questo, Ferran Soriano – membro della nuova giunta Laporta, appena eletta – mise a punto un vero e proprio modello di fasce per gli stipendi dei calciatori. Una suddivisione in categorie degli ingaggi basata su dati oggettivi, e che in qualche modo hanno indirizzato la politica salariale del club fino a oggi.

Immagine tratta da Sbs

Ogni fascia era articolata in sottoinsiemi che identificavano la quota d’ingaggio di ogni singolo giocatore, attraverso l’identificazione di un compenso fisso, di una parte variabile. Il tutto, come vediamo, era legato al ruolo, all’età e alla data di scadenza del contratto. Inoltre, era prevista una gestione preventiva di rinnovo e adeguamento: qualora il calciatore, durante la stagione, avesse migliorato il rendimento, era lo stesso club a proporre un aumento dell’ingaggio. Venivano invece rifiutate tutte le richieste sproporzionate rispetto al rendimento dei calciatori.

La parte più innovativa del piano, che aveva come obiettivo la riduzione della spesa, era l’introduzione della quota variabile, legata ai risultati singoli e di squadra. La spartizione si basava su una divisione in terzi: 2/3 del compenso era fisso e il restante variabile. Sbs fa l’esempio di un calciatore che percepiva un ingaggio da 5 milioni di euro. Il nuovo contratto offerto secondo la griglia di Soriano si basava su un’offerta fissa da 4 milioni più 2 di bonus. In questo modo, il giocatore veniva sollecitato nell’impegno attraverso la promessa di migliorare i suoi introiti con i bonus pattuiti. In caso di vittoria di alcuni trofei, ovviamente, questa ulteriore spesa del club veniva ammortizzata dagli incassi.

Immagine tratta da Sbs

I bonus erano a loro volta legati alla presenza in campo, come spiegato nella tabella appena sopra. L’ultima parte del pezzo riguarda la cosiddetta gestione proattiva dei salari. Nel libro da cui prende spunto il pezzo, Soriano spiega che il club ha due possibilità nella gestione delle varie trattative per i rinnovi: aspettare la richiesta di adeguamento del calciatore (o del suo entourage) oppure valutare il rendimento del calciatore e del calciatore rispetto ai compagni e proporre, nel caso, un aumento di ingaggio commisurato alle prestazioni in campo.

Dal 2003 ad oggi, il Barcellona ha vinto quattro volte la Champions League e raggiunge almeno i quarti di finale da dieci anni consecutivi. Il modello di Soriano funziona.

ilnapolista © riproduzione riservata