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Avvocato Dominello: «Molti incontri con Agnelli, Rocco non è un boss mafioso»

Parla Ivano Chiesa durante la prima udienza preliminare del processo “Alto Piemonte”: «Incontri leciti a tu per tu e con altre persone, alla luce del sole».

La versione di Dominello

Ivano Chiesa, legale di Rocco Dominello, espone la sua versione sulle intercettazioni in merito agli incontri con il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Le sue parole sono state registrate durante la prima udienza del processo per l’inchiesta “Alto Piemonte”. Ecco le dichiarazioni riportate dall’Ansa: «Andrea Agnelli e Rocco Dominello si sono incontrati più volte, sia a tu per tu, sia alla presenza di altre persone. Il tutto alla luce del sole, come spesso accade tra un presidente di una squadra di calcio e il rappresentante di un gruppo ultras. Sono stati incontri leciti».

«Negli incontri tra il mio assistito e Andrea Agnelli si è parlato di ultras. Non capisco perché il mio cliente, in questa storia, sia accusato di associazione mafiosa. Non c’è stata né estorsione, né forzatura: se poi la Juve ha dato più biglietti del dovuto, il problema è della Procura Federale. La ‘Ndrangheta non c’entra nulla».

«Rocco Dominello non e’ un boss mafioso, valuteremo ai fini di una querela le dichiarazioni rese da tutti quanti, comprese quelle del procuratore federale Giuseppe Pecoraro. Andrea Agnelli dice il vero quando afferma di non avere mai incontrato un boss, perché Dominello non lo è. Se danno per scontato che il mio cliente sia un mafioso, quando si tratta solo di un’ipotesi accusatoria, faremo i passi necessari per tutelarci».

L’Ansa riporta anche che durante questa prima udienza preliminare, aggiornata al prossimo 28 marzo, la Regione Piemonte, il Comune di Torino e un’azionista della Juventus hanno chiesto di costituirsi parte civile.

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