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Gli ultras: «Non siete degni dei colori del Pescara». E la squadra gioca in biancorosso

Attacco dei Rangers Pescara a giocatori, allenatore e presidente. «Non indossate i nostri colori». E contro la Fiorentina la società si adegua facendo finta che sia marketing.

Gli ultras: «Non siete degni dei colori del Pescara». E la squadra gioca in biancorosso

Non è marketing

Ieri sera si è giocato il recupero di campionato tra Pescara e Fiorentina. All’Adriatico, i padroni di casa si sono fatti testimonial di una bella iniziativa di marketing applicato alle dinamiche del tifo. Una maglia a strisce verticali biancorosse, un omaggio al Vicenza Calcio. Sì, perché le due curve, quella berica e quella abruzzese, sono gemellate da 40 anni. Un sodalizio vecchio quanto lo stesso concetto di tifoseria organizzata. Una bella storia. Anche il Vicenza aveva fatto altrettanto, il 17 dicembre scorso. Maglia a strisce verticali biancoazzurre, contro la Ternana. Un bello scambio di favori di tifo, una cosa abbastanza romantica ma pure di marketing. Forse. In apparenza, almeno.

Perché il club abruzzese motiva così la particolare scelta cromatica, ma intanto gli ultras ieri avevano “vietato” il biancoazzurro. In seguito alle (feroci, tremende) contestazioni alla squadra e alla società, gli esponenti del gruppo Rangers Pescara avevano diramato un comunicato ufficiale in cui, tra i vari attacchi, “invitavano” il Pescara ad abbandonare la storica e iconica divisa casalinga. Il motivo è semplice, almeno per la mentalità ultras: «Siete indegni».

Il comunicato dei Rangers Pescara

Il testo della nota è stato pubblicato su Pescarasport24. Ne riportiamo (testualmente) gli stralci più interessanti:

Era difficile fare peggio di 4 anni fa, Noi ci siamo riusciti, le colpe sappiamo benissimo di chi sono ed è semplice attribuirle, una società incapace di essere tale, giocatori mercenari e inadeguati, un “direttore sportivo” inesistente che conosce due giocatori retrocessi in lega pro con il suo lanciano, un allenatore arrogante e snervante degno figlioccio del suo “presidente”, se si può chiamare tale, presuntuoso e incapace pure di mettere in discussione un allenatore che in 22 partite non ha mai vinto. Eppure non avevamo preteso né chiesto la salvezza, sappiamo che non siamo inter milan e juve, capito Oddo??

Avevamo semplicemente chiesto di giocarcela, di essere orgogliosi della nostra squadra invece Voi ci avete tolto tutto, ci avete tolto la dignità, l’entusiasmo, la voglia e l’orgoglio… sappiate che non ve lo perdoneremo… vi vantavate di pescaresità e non avete avuto manco le palle di chiedere scusa ad una città che subisce un umiliazione tale !!!

a proposito un consiglio spassionato, la nostra maglia ha più di 80 di storia, basta umiliazioni così, da qui alla fine non indossatela più, fateli andare in campo con quella gialla, perché non lo merita, non vi ha fatto niente di male e soprattutto non sono i giocatori e non siete Voi degni di rappresentarla !!!

E ora?

Abbiamo omesso alcuni passaggi riferiti a coreografie dedicate, capi ultras et simila. La versione integrale è qui. Il problema, al di là di un atto di disobbedienza (gli ultras avevano invocato il giallo, non il biancorosso), sta ora nelle 16 partite che mancano da qui alla fine del campionato. Con quale kit giocheranno gli abruzzesi? La scelta di indossare il biancorosso a poche ore da un comunicato così è realmente una coincidenza? Oppure c’è la solita storia della connivenza, del rapporto, della sopportazione a senso unico? La Serie A, anche quella in corso (vedasi il caso Storari, che alla fine fa il secondo nel Milan), è piena di situazioni similari. Fa riflettere, ma fa anche girare un po’ lo stomaco. Per non dire altro.

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