ilNapolista

Luca Toni: «Aggrediti ad Avellino e i vigili si sono girati dall’altra parte»

Le accuse dell’ex centravanti della Nazionale sono più gravi dell’aggressione stessa. I vigili negano. Le telecamere dovrebbero aver ripreso.

Luca Toni: «Aggrediti ad Avellino e i vigili si sono girati dall’altra parte»
L'auto di Luca Toni e del presidente del Verona dopo l'aggressione ad Avellino

Per Avellino-Verona

L’accusa, se possibile, è persino più grave della violenza. “I vigili urbani hanno visto e si sono girati dall’altra parte”. Parole di LucaToni ieri pomeriggio vittima di un’aggressione ad Avellino assieme al presidente del Verona Maurizio Setti. Hanno assaltato l’automobile, infranto un vetro. E a venti metri, nel racconto dell’ex centravanti della Nazionale, agenti della polizia municipale che non hanno mosso un dito.

Erano una quindicina, forse di più. Sembravano bestie, con un calcio ci hanno distrutto il finestrino mentre altri prendevano a pugni l’auto. Tremava tutto, schegge ovunque. E lì, a venti metri, ma venti veri, c’erano due vigili che non hanno mosso un dito. Si sono girati dall’altra parte. E dire che mi ero sentito protetto dalla loro presenza.

Luca Toni immagina cosa sarebbe potuto accadere se in macchina ci fossero stati bambini. «Se non fossimo riusciti a scappare subito, grazie alla bravura del mio amico che era alla guida, chissà che sarebbe successo. Ci hanno lanciato anche una bottiglia di birra, per fortuna hanno colpito Setti allo stomaco e non in faccia. Il calcio è malato».

Il comandante dei vigili urbani ha negato tutto. Ha definito quelle di Toni “accuse gratuite”. Sembra che telecamere abbiano ripreso l’aggressione. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

ilnapolista © riproduzione riservata