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Tavecchio: «Continueremo a insistere sulle seconde squadre e sul calcio femminile»

L’intervista al Corriere della Sera al presidente uscente della Federcalcio, candidato ad un altro mandato: «È impossibile una Serie A a diciotto squadre».

Tavecchio: «Continueremo a insistere sulle seconde squadre e sul calcio femminile»

L’intervista al Corsera

Carlo Tavecchio contro Andrea Abodi. Le elezioni per la poltrona di presidente Figc sono ormai prossime, quindi è in pieno atto la campagna elettorale tra il presidente uscente e il numero uno della Lega Serie B. In un’intervista al Corriere della Sera, Tavecchio spiega quali saranno i punti principali del suo programma: «Continuare il processo di riforme, innanziatutto. Poi ragionare sull’introduzione delle seconde squadre e dare impulso al calcio femminile. Siamo un Paese maschilista, ma bisogna capire che il problema si risolve a monte. La Fiorentina, prima nel campionato di serie A, ha recepito bene il nostro messaggio. Con 31 milioni di donne, non è possibile avere solo 20 mila tesserate».

Sul mancato passaggio della Serie A a 18 squadre, da sempre un suo pallino: «La Lega ci ha anche pensato, ma quelli della parte destra della classifica, più altri quattro club della parte sinistra, si sono opposti. Questa riforma non la voteranno mai. Cambiare è impossibile. Forse mi sono illuso. Però non ci siamo arresi. Abbiamo scelto una strada praticabile con una sorta di controllo di qualità, che andrà a regime fra tre anni. I conti dovranno essere in ordine, gli impianti a norma. Basta deroghe. Siamo il Paese delle deroghe: sulle luci, sui seggiolini, su tutto».

La sfida con Abodi e la pace con Agnelli

Tavecchio e il suo avversario nelle prossime elezioni: «Andrea è spinto da una legittima ambizione personale. Lo capisco e non considero la sua decisione un tradimento. Mi limito a osservare che in questi anni ha appoggiato le mie scelte e tante cose le abbiamo fatto insieme. Le differenze tra noi due? Lui è un tipo riflessivo e romantico. Io concreto e riflessivo lo sono diventato dopo aver pagato a caro prezzo la mia spontaneità. La campagna elettorale? Cercheranno qualsiasi cosa per mettermi in difficoltà, ma sono abituato. Spero che si parli di cose da fare. Pensiamo al calcio italiano e non alle questioni personali».

Il “nuovo” rapporto con Andrea Agnelli, ex oppositore e ora parte del “Partito-Tavecchio”: «Abbiamo imparato a conoscerci alle riunioni sulla mutualità ed è nato un rapporto. Ha detto che voterà per me e ne sono contento. La Juve continua a chiedere i danni alla Figc per Calciopoli? La Federcalcio era disponibile a trattare per trovare un accordo. Loro però hanno deciso di andare avanti. In ogni caso decidere sulle azioni di rivalsa non spetta a me, ma al Consiglio Federale».

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