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Scusateci, abbiamo perso 3-1 col Real Madrid. Ma cosa volevamo di più?

Una sconfitta onorevole, si poteva fare meglio ma il Real Madrid ha giocato una partita umile, ordinata. Ed è, più forte del Napoli. Lo spieghiamo anche a De Laurentiis.

Scusateci, abbiamo perso 3-1 col Real Madrid. Ma cosa volevamo di più?

Impressioni, oggettività

Cerco di guadagnarmi da vivere scrivendo. Quindi, quando succede qualcosa che mi interessa, mi viene difficile scrivere anche su Facebook. Stasera l’ho fatto, mi andava di farlo. E quindi ho pubblicato un post. Che ha fatto pure i big like, come si dice. Non ci sono abituato. Ve lo mostro.

Queste parole sono state lo spunto per questo pezzo. Sono lo spunto per questo pezzo. Signori, il Napoli stasera ha perso contro il Real Madrid. Il Real Madrid. Cioè, forse non vi è chiaro. Lo riscriviamo: il Real Madrid. Al di là del fatto che siano campioni d’Europa e del mondo in carica, primi nella Liga, qualsiasi risultato o dato vogliate citare. Il Real Madrid. Che fa oggettivamente impressione solo a leggerlo. E che ha perso due partite in questa stagione, di cui solo una in casa.

Il Napoli ha perso bene

Ci sono sconfitte e sconfitte. Dissi di sentirmi sereno dopo Torino, dopo Juventus-Napoli 2-1 del 29 ottobre. Il Napoli non perdeva da quella sera. Lo sono ancora di più oggi, ora. Perché il Napoli ha perso contro il Real Madrid, che è una squadra di tre livelli superiori al nostro. Non come la Juve, che ci sta una volta o una volta e mezza sopra. Il Real Madrid ha Cristiano Ronaldo, Modric, Sergio Ramos come asse centrale. Ragazzi, siamo seri.

Ho letto, ho sentito, ho commentato critiche come se il Napoli avesse preso 3-1 contro, chessò, il Bayer Leverkusen o il Porto. E, invece, è il Real Madrid. Tra l’altro, il miglior Real Madrid da due mesi a questa parte. Tra l’altro, da un Real Madrid attento e concentrato, volenteroso e registrato. E, soprattutto, preparato. Da Zidane, per questa partita. Appositamente per questa partita. Ci avete fatto caso a quante volte il Real ha cambiato fascia? Esattamente la giocata che il Napoli soffre di più, per caratteristiche tattiche connaturate al suo gioco. Avete visto quante volte Ramos e Varane hanno concesso a Mertens lo sprint uno contro uno? Mai, esatto. Cioè, il Real ha offerto la sua miglior prestazione contro di noi e ha adattato parte del suo gioco per vincere. Con il Napoli. In casa. Il termometro della dimensione di questo Napoli. Grandissima, enorme, europea. Il termometro rispetto al senso zero delle critiche. Dei tifosi, degli insoddisfatti cronici, di tutti. Il primo di questo gruppo, stasera, è Aurelio De Laurentiis.

Parole fuori luogo, perché esagerate

Uno può condividere o meno lo sfogo del presidente De Laurentiis. Il Napolista, potete leggerlo qui, non ha condiviso perché non ha sinceramente capito. Io vedo e rilancio: non condivido perché non capisco, più di ogni altra cosa, come si possa dire che «la differenza di qualità tra le due squadre non è poi così ampia». Il resto delle sue dichiarazioni, sinceramente, mi lascia impassibile. Potrà avere, evidentemente ce le ha, delle sue convinzioni su come si prepari il calcio. Su come si giochi, su come si gestisca uno spogliatoio. Nessuno gliele può toccare. Ognuno le giudica a modo suo.

Però, come dire: non è esagerato pensare che il Napoli sia allo stesso livello del Real Madrid. Oppure non così lontano? Ecco, appunto. De Laurentiis, questa sera, rientra in quel gruppo di tifosi che c’è rimasto male perché pensava di giocare in un altro luogo. Contro un altro avversario. E invece, semplicemente: era il Real Madrid. Al Bernabeu. Il Napoli ha perso 3-1, con un 2-0 in casa si qualifica. Non ci riuscirà se giocherà di nuovo come stasera, che ogni tre passaggi si finiva col perdere palla. E, non a caso, in una delle prime e poche occasioni in cui il possesso è stato gestito bene, è arrivato il gol. Le critiche costruttive alla squadra non devono mai mancare. Sarri, giustamente, onestamente, dopo Bologna disse che era stato meglio il Napoli visto contro il Palermo. Stasera, con la stessa onestà e lucidità, ha detto che si poteva fare meglio ma che loro restano più forti. Hanno vinto per questo, innanzitutto. Perché sono il Real Madrid. Così, giusto per ricordarlo. Ancora.

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