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Sarri-De Laurentiis, oggi c’è la corsa al retroscena: Palermo, Sportiello e clausole varie

Gazzetta scatenata sul postgara contro i rosanero, sull’importanza di Reina per Sarri e sul futuro del tecnico. Anche il Cormezz racconta altri dettagli.

Sarri-De Laurentiis, oggi c’è la corsa al retroscena: Palermo, Sportiello e clausole varie
Sarri e De Laurentiis in una foto di Matteo Ciambelli

Giorno 6

Siamo arrivati al sesto giorno di articoli sulla querelle Sarri-De Laurentiis o De Laurentiis-Sarri. Giovedì, venerdì, sabato, domenica, lunedì e oggi è martedì. Una rassegna completa, totale e continua su quello che è stato indubbiamente il caso della settimana. Che, però, va in qualche modo esaurendosi. Nel senso: oggi, per dire, siamo arrivati alla corsa dei retroscena. Quindi, siamo in mancanza di notizie o dichiarazioni fresche, e ci stiamo avvicinando (forse, si spera, ma non si sa mai) alla fine della esagerazione mediatica.

La Gazzetta, in questo senso, è scatenata. Il primo retroscena colorato di rosa riguarda il rovente postpartita di Napoli-Palermo. In seguito al pareggio contro i rosanero, la reazione di De Laurentiis sarebbe stata a dir poco esagerata: «Il presidente era furioso, urli e insulti nei confronti di Sarri, reo di aver sbagliato la formazione. Un delirio, che avrebbe spinto il tecnico a minacciare le dimissioni. Lo stesso avrebbe fatto anche Cristiano Giuntoli se la questione non fosse rientrata».

Sportiello

Altra carne al fuoco: «In estate, Sarri si è in qualche modo opposto all’acquisto di un vice Reina (Sportiello) che potesse contendere il posto allo spagnolo. Su cui, ai piani alti della Filmauro, c’era un po’ di perplessità in relazione alle condizioni fisiche. Qualche errore gli è stato giustamente imputato dalla critica, ma Sarri l’ha sempre difeso a spada tratta». Anche perché, come si legge, Reina sarebbe stato in testa alla “commissione” interna alla squadra che «avrebbe vidimato» il 4-3-3 dopo gli inizi balbettanti col 4-3-1-2. Esatto, proprio «quel cambio di modulo che De Laurentiis asserisce di aver consigliato all’allenatore».

In ultimo, sempre dalla Gazzetta, situazione clausole e contratto e attriti presidente-reparti tecnico: «Gli atteggiamenti da padrone hanno infastidito allenatore e squadra, i calciatori hanno twittato le loro sensazioni infischiandosene del silenzio stampa. [….] L’allenatore è legato al club fino al 2020, ma è pur vero che se non c’è sintonia può accettare le richieste che gli potrebbero arrivare da altre società (Fiorentina) e trovare un accordo per rescindere il contratto».

Corriere del Mezzogiorno

La storia del post-Palermo di fuoco si mischia a quella di Reina sulle colonne del Cormezz. Che racconta di come fu proprio il portiere spagnolo a convincere Sarri a non dimettersi dopo il pareggio con i rosanero e questa nuova, presunta sfuriata di Adl: «Un patto tra squadra e tecnico, in nome degli obiettivi da raggiungere. Sarri, nella rabbia del momento, si era fatto scappare un “io me ne vado”. Lo convinsero a desistere i suoi stessi calciatori, con Reina in testa». Dai, che forse è quasi finita.

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