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Rosetti sulla Var: «Lavoriamo per arrivare a utilizzarla per il 2018 in Serie A»

L’ex arbitro torinese, responsabile del progetto italiano sulla moviola in campo, parla alla Gazzetta: «Sulle 31 gare esaminate in Serie A, solo 9 decisioni sono state smentite dalla moviola live».

Rosetti sulla Var: «Lavoriamo per arrivare a utilizzarla per il 2018 in Serie A»

L’intervista alla Gazzetta dello Sport

Roberto Rosetti, responsabile italiano del progetto Var, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulle sperimentazioni della moviola in campo. L’ex fischietto torinese si è detto possibilista sull’utilizzo della tecnologia in Serie A a partire dalla stagione 2018/209. «Sì, lavoriamo per questo obiettivo. Ovviamente, vanno migliorate ancora tante cose. Ma siamo sulla buona strada».

Il resto dell’intervista spiega, in qualche modo, stato dell’arte e livello delle sperimentazioni sulla Var nel nostro campionato. «La scorsa estate, durante il loro raduno, ho detto agli arbitri: ripensate ai tre errori più gravi che avete commesso. Poi gli ho chiesto cosa sarebbe successo se ci fosse stata la tecnologia. È questo il punto: stabilire il raggio d’azione della Var. Che può intervenire solo su episodi chiari, non soggetti a interpretazioni. E in momenti decisivi della partita. La tecnologia è gestita dagli arbitri con l’aiuto di un operatore qualificato, e rappresenterà un paracadute per chi dirige».

Il funzionamento: «Due arbitri visionano le riprese tv, in caso di responso diverso rispetto a quello del campo scatta l’avviso. Nelle 31 gare esaminate in Serie A, finora, solo 9 episodi sono stati “smentiti” tramite l’utilizzo dello strumento tecnologico. Questo vuol dire che 226 decisioni dell’arbitro non passate al setaccio del replay si sono rivelate corrette».

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