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Napoli-Genoa 2-0, pagelle / Mertens è un invito alla sintesi. Giaccherini c’è. Pie’ di legno Pavoletti

I voti della strana coppia: noi ritroviamo Maggio. Albiol, come Penelope, ritrova il suo Koulibaly

Napoli-Genoa 2-0, pagelle / Mertens è un invito alla sintesi. Giaccherini c’è. Pie’ di legno Pavoletti

Le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – La pelata notturna riluce di uno zero felice. La porta resta vergine e Pepe si krollizza (da Krol) con due maestosi lanci. Il primo, al sorgere del sedicesimo minuto del primo tempo, scuote la squadra imprigionata dalle trame genoane. Il secondo è da accademia: parata su colpo di testa rossoblu e poi via, laggiù, a Insigne – 6

L’arancione Hare Krishna gli sta benissimo. Infervora meglio la difesa quando lo indossa – 6  

Il tunnel di Maggio

MAGGIO – Non fa rimpiangere Hysaj e fa piangere Palladino, finanche con un tunnel. E abbiamo detto tutto – 6,5

A parte un cross altino dopo mezz’ora di gioco, li ingarra tutti. Al 42’ del primo tempo mette in campo una chiusura memorabile mentre Ghoulam è a terra. In definitiva, un primo tempo da paura, in cui lui e Giaccherini sembrano i più attivi. Nel secondo non sfigura. Una riscoperta – 7

Un Ringo buonissimo in difesa

ALBIOL – Come Penelope che ritrova Ulisse, lui si ricongiunge con l’amato Koulibaly. Adesso c’è Itaca da conquistare alias Madrid. Vamos – 6

La scioltezza. Questo è Albiol. Insieme a Kalidou formano un Ringo tutto da mangiare – 6,5  

Vola Kalidou

KOULIBALY – I primi dieci minuti sono stati d’ambientamento. E alzi la mano, Ilaria cara, chi non ha pensato con terrore a CR7 quando Simeone figlio è sembrato andargli via. Sembrato, appunto. Nell’area avversaria, si trasfigura in farfalla e sforbicia in acrobazia. Vola, Koulibaly, vola – 6

E pure in versione attaccante, quando si spinge avanti, è un bijoux – 6  

GHOULAM – Piedone l’africano ma morbido e così Lamanna gli toglie la soddisfazione del gol su punizione. Il presidio a sinistra assicura il solito standard: fatica, corsa e cross – 6,5

A parte la punizione a cui si oppone il portiere, da segnalare una perla per Ghoulam al 32’ del primo tempo – 6,5

Il destino predilige la meritocrazia

ZIELINSKI – Quando il destino predilige la meritocrazia. Nella corale e surreale passività del primo tempo, sintomo dell’ansia da Vigilia, con la maiuscola, è l’unico che cerca di strappare e infilare la moltitudine rossoblu. Bello lo stop al 10’, ancora più bella la giocata con cui serve Insigne. S’intende bene con Giaccherini ma è di Mertens la fiammata che consente a Piotr il Grande Giovane di segnare l’uno a zero – 7

Urlare Piotr con la tromba tifosa di sottofondo è da sballo, Fabrizio. Ancora di più pensare che nemmeno lui sa ancora quanto lontano può andare – 7  

L’apriscatole Diawara

DIAWARA – Nel secondo tempo, Diawara è l’apriscatole che sventra la partita, come il lancio per Mertens per il due a zero di Giaccherini – 6,5

Un inizio incerto con diversi errori perché lo accerchiano aggredendolo. Ma si riprende benissimo, e quello che fa con Mertens è da brividi – 6,5

L’harakiri di Hamsik

HAMSIK – Prestazione un po’ pallida, da valletto modello Carlo Conti di Zielinski-Maria De Filippi, visto che siamo nella settimana nazionalpallosa di Sanremo. Il Capitano aveva la testa a mercoledì e c’è da capirlo e da amarlo – 6

Ci sono certi episodi che non ti spiegherai mai, come i 90 secondi di follia di Callejon, la settimana scorsa. Questa sera è stata la volta del Capitano. Al 16’ del secondo tempo fa qualcosa di assurdo: ha due possibilità di scartare l’avversario passando palla e invece si immola contro di lui di gran lena. Gli si lancia contro probabilmente urlando Madrid sto arrivando – 6

ALLAN dal 30’ del secondo tempo – Entra da spaccone, pensando di essere già altrove: questa partita, per molti, è stata un transfert, cara Ilaria – 6,5

Fabrizio, ma quanto è stato bello quel colpo di tacco per Rog? – 6  

Emanuele c’è!

GIACCHERINI– Bravo: interpreta a modo suo l’ala destra, senza inseguire imitazioni impossibili, e ci riesce finendo nel tabellino dei gol. Finalmente Giaccherini c’è, alla quinta giornata di ritorno – 6,5

Bella la palla che mette dentro al 29’ del primo tempo per Diawara, che però ci arriva con troppa veemenza. Ha braccia lunghissime ma gli manca il fisico: lo atterrano ripetutamente. E pensare che Callejon, così filiforme, non lo abbatte nessuno e, anche quando si fa abbattere, è perché lo sceglie lui, a omm malamente. Al 32’ un’ottima iniziativa: resiste e resiste, poi non lo atterrano, ma gli mandano la palla in calcio d’angolo. È suo il secondo gol, che però divide virtualmente a metà con Dries, che gliela deve solo poggiare sul piedino. Finalmente, Fabrizio, gli possiamo dare un voto in scioltezza! – 6,5

Rog come un babà

ROG dal 28’ del secondo tempo – Idem come Allan. Entra e fa numeri: speriamo venga presto il suo tempo – 6

Movimenti bellissimi, sempre dolci come babà al rum, di quelli leggermente bagnati che ti rallegrano la domenica. Quello che colpisce, di Marko, è che entra sempre con una gran voglia: è già in partita dal primo secondo, pensa cosa potrebbe fare giocando più a lungo. Ed ha pure coraggio: non toglie il piede su quel contrasto che poteva diventare bruttissimo – 6

Mertens il serial killer

MERTENS – La sua velocità è un invito alla sintesi. Detto fatto: semina paura e panico come un serial killer. I due gol sono merito suo. Dalla Cina con furore – 7

Il dribbling che fa in area al 4’ del secondo tempo vale da solo tutta la santissima partita (per Piotr in gol). Al 6’ tira fuori una palla difficilissima dal cilindro, al 22’ serve Emanuele. È qualcosa di fenomenale – 7,5

Pie’ di legno Pavoletti

PAVOLETTI dal 32’ del secondo tempo – D’accordo diamogli tempo, come pretende lo spirito riformista e costruttivo del Napolista. Ma sembra davvero di legno nei movimenti – 5

Al 38’ potrebbe girarsi e giocare la palla della vita, invece no: si attorciglia su se stesso e gli esce fuori una cosa moscissima. Al 44’ lo rifà, si chiama il passaggio di Insigne, ma corre lento quanto un pachiderma, poi si lancia rovinosamente contro tre difensori. Quando si alza fa un gesto che mi ricorda Higuain. ARGH! – 4,5

INSIGNE – Due occasioni e tanto sacrificio – 6

Molte le palle, anche precise, con cui cerca Pavoletti: non c’è niente da fare – 6

Che ne sarà di Arkadius?

SARRI – Ora si può pensare a Madrid. In classifica valichiamo quota cinquanta. Per la precisione, 51. Meno cinque rispetto all’anno scorso – 7

Il Napoli vince anche senza la sua punta di smeraldo: Callejon. C’è di più: per la prima volta da tanto tempo non creiamo neppure una scemità di quelle che in genere ci fanno prendere gol. C’è una sola cosa che adesso mi interessa, Fabrizio: cosa si inventerà il mister per rendere Milik ancora necessario in questa squadra con un Mertens così? Ecco, è su questo che muoio dalla curiosità – 7

ARBITRO GIACOMELLI – Arbitra all’inglese e tollera un po’ troppo. Su Hamsik era rigore, forse – 5

Non sono d’accordo. Secondo me non c’era nulla. E comunque il suo intervento non si è mai reso davvero necessario – 6

 

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