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Due strade: scriversi la Pastorale Americana del Napoli o godersi la spiaggia

Napoli-Atalanta, la partita non guardata: la squadra di Sarri come la figlia di Levov, ma il consiglio è di godersi la vita fino a martedì sera.

Due strade: scriversi la Pastorale Americana del Napoli o godersi la spiaggia

 

“C’è una ferita in fondo al cuore
grande come non l’hai vista mai
guarda il sangue e il suo colore …
è bellissima.
[…]
guarda adesso come piove
sulle mie labbra blu”

Sono parti di testo di una bellissima canzone dei Diaframma, vi consiglio di ascoltarla, però, nella bellissima versione con Cristina Donà, lei canta meglio, si soffre meglio:

Una dura sconfitta

Ascoltate la canzone e poi abbinatela (oggi è molto facile) al Napoli, alla partita di ieri, a una sconfitta, a una dura sconfitta, e poi piangete sul Caldara versato. Oppure uscite, come farò io, mi dicono che oggi a Napoli non piove, andatevene a passeggio, non pensate nemmeno alle restanti partite della giornata di campionato, non occupatevi più del Napoli fino a martedì sera. Io pensavo di fare così, dopo aver finito di scrivere il pezzo. Per incamerare, insomma, per mettersi questa sconfitta alle spalle si possono far due cose, vediamo quali.

Mettersi una bomba

Ipotesi drammatica (che non è quella che prenderò in considerazione io, ma vi lascio l’opportunità di scegliere). Questa ipotesi contempla la fine di tutto. Il Napoli realizza con l’Atalanta la sua personalissima Pastorale Americana. Se qualcuno di voi ha letto lo strepitoso romanzo di Philip Roth saprà che la perfezione a cui il protagonista è destinato da ragazzino, la realizzazione di tutti i sogni americani: la bravura nello sport a scuola, il successo personale nel lavoro, il matrimonio perfetto, la ricchezza e l’ottimo posizionamento sociale.

Tutto questo per Levov, il protagonista, svanirà quando la sua malinconica e amatissima figlia metterà una bomba in un ufficio postale (sono gli anni della protesta contro la guerra in Vietnam); in quell’attentato qualcuno morirà e sarà il crollo di tutto. Fine del sogno americano, fine dell’America, almeno per come Levov l’aveva vissuta e immaginata. Il Napoli, ieri, ha fatto sì che l’Atalanta mettesse non una ma due bombe.

Non è l’ottima squadra bergamasca la figlia di Levov, è il Napoli stesso. Il Napoli ha aperto la porta. Quindi alla soglia di tre partite incredibili il Napoli molla? Se qualcuno vuole può attaccarsi a questa ipotesi, leggersi il libro di Roth, se non l’avesse già fatto e piangere copiosamente.

Senza gol

Ipotesi ottimistica o della normalità (questa è la mia). Ci sono squadre che si soffrono particolarmente, altre che si subiscono. Il Napoli patisce particolarmente l’Atalanta di quest’anno. L’Atalanta che imbriglia, marca a uomo a centrocampo, arriva prima sul pallone, non ti fa respirare, non ti fa tirare. Il Napoli con l’Atalanta non ha fatto gol, né all’andata, né al ritorno, e mi pare l’unico caso di quest’anno.

Il Napoli ha perso una partita, giocata molto male, contro un avversario che ha meritato. Così ogni tanto vanno le cose, così nello sport ogni tanto devono andare. Quando perdemmo all’andata mi trovavo fuori Treviso in una giornata grigia e capii che il Napoli non avrebbe recuperato. Ieri, invece, non ho capito niente (un po’ come il Napoli), deve essere stato per il casino che c’è qui a Venezia per il Carnevale, vai a sapere. Quello che penso è che abbiamo perso una partita dopo 14 risultati utili consecutivi, non è questo il tempo di fasciarsi la testa. Andiamo a giocare, andiamo a vedere che succede.

Stamattina me ne vado in spiaggia, c’è il sole, i cani correranno e l’Atalanta sarà dimenticata, non conosco altro modo per farlo. Passate una buona domenica.

Notizie dall’Inghilterra

Il Watford pareggia in casa, Britos e Behrami sempre titolarissimi. Gabbiadini non ha giocato, invece. Southampton-Arsenal è stata rinviata. Oggi gioca la finale di Coppa di Lega. Ranieri se ne va, ci sta, credo solo che avrebbero dovuto esonerarlo qualche partita prima e non con gli ottavi di Champions in corso, mah.

Note a margine

  • Ma Hysaj è stato fischiato per l’acconciatura? Non si era deciso di accettarlo quel taglio
  • L’anno prossimo toglietemi l’Atalanta dal calendario, grazie.
  • Una mia amica mi dice: La partita non giocata.
  • #IoStoConSarri anche quando il Napoli perde.
Libro: Pastorale Americana di Philip Roth, Einaudi, traduzione di V. Mantovani
Canzone: Labbra Blu, Diaframma + Cristina Donà.
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