Quarto risultato utile di fila per il Real Madrid, che ritrova il gallese (ha sostituito proprio Morata) e si porta a +4 sul Barcellona in classifica.
La legge del Bernabeu
Decima vittoria su dodici uscite casalinghe per il Real Madrid, che al Bernabeu batte l’Espanyol per 2-0. La squadra di Zidane consolida il primo posto, si porta a +4 sul Barcellona e ha da recuperare ancora una partita rispetto ai catalani. A segno Morata nel primo tempo e Bale nella ripresa.
Zidane sorprende tutti con la formazione iniziale. Rispetto al match con il Napoli, inserisce Casilla, Pepe, Nacho, Kovacic, Isco, Morata e Lucas Vazquez. Fuori Keylor Navas, Sergio Ramos, Marcelo, Modric, Casemiro, Benzema e James. Bale si accomoda in panchina, è al ritorno in campo dopo l’infortunio. Il match si sblocca poco dopo la mezz’ora. Splendido cross dalla destra di Isco, palla che taglia l’area e splendido anticipo di testa di Morata.
Quello del Real è un dominio assoluto. A fine partita, il dato del possesso recita 62% a 38%, quello dei tiri dice 12 a 3. Il raddoppio è un gol dolce e pieno di significati, per Zidane. Lo realizza proprio Bale, che nel secondo tempo è entrato proprio al posto di Morata. A sette dalla fine, il gallese sfrutta una gran palla nel corridoio di Isco, al secondo assist di giornata, e batte il portiere avversario con un gran diagonale sul palo lungo.
Il due a zero all’inglese, colto senza sforzo apparente, permette a Zidane di continuare la sua rincorsa in testa alla Liga. Le merengues non hanno offerto una prova brillante, ma proseguono nel loro periodo positivo: quarta vittoria consecutiva in tutte le competizioni e crisi che sembra alle spalle. Con gli infortunati che tornano in campo e segnano subito. E le seconde linee, vedasi Morata, che entrano in campo e risolvono le partite. Difficile chiedere di più.
