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La differenza tra la Juventus e il Napoli sta nel diverso trattamento Bonucci / Reina

Allegri potrebbe spedire in tribuna in Champions il difensore che lo ha attaccato in campo. Il Napoli invece prima crea un caso dal nulla e poi non blinda le uscite social.

La differenza tra la Juventus e il Napoli sta nel diverso trattamento Bonucci / Reina

Non si vince per caso

Non si vince per caso. Non si è in testa per caso. Soltanto la miopia del tifo può appigliarsi ad altre motivazioni, a cortesie arbitrali che qualche volta ci sono anche ma vanno a ingrossare un fiume già ampio di suo. Lo dimostra la vicenda Bonucci. Il difensore centrale, colonna della Juventus e della Nazionale, che sembra avviato alla tribuna contro il Porto per motivi disciplinari. Perché non si possono dare ordini all’allenatore una, due, tre volte, come se in panchina ci fosse un pupazzo. In una società le gerarchie devono essere chiare. In campo comanda l’allenatore, e l’insubordinazione nei suoi confronti viene punita dalla società. Anche se ti chiami Bonucci.

A Napoli Reina trasmette messaggi sui social

Al Napoli, invece, ci si comporta diversamente. Allenatore e presidente portano avanti scaramucce per mesi. Poi, quando la situazione sembra volgere al sereno, il presidente rilascia dichiarazioni poco rassicuranti – anche contro l’allenatore – al termine della partita col Real Madrid. Non paghi di polemiche gratuite e autolesionistiche, viene ufficializzato il silenzio stampa dei tesserati. Silenzio che viene violato – sui social, non con la stampa – da Pepe Reina con un tweet che esalta la forza del gruppo. La società tace. Reina diventa il nuovo eroe. Magari sarà consentito (anzi sicuramente lo è, allora a che serve il silenzio stampa?), ma a Napoli si trasforma tutto in pazziella. La frattura viene acuita, invece che curata.

Se si stabilisce una regola, anche se nata da un comportamento sbagliato, bisogna avere la forza di farla rispettare. Decisamente non si vince per caso. Le vittorie arrivano da lontano.

Il tweet di Reina

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