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Il realismo di Salvatore Fergola ultimo pittore di corte dei Borbone

A Palazzo Zevallos la prima mostra dedicata all’artista napoletano. I suoi dipinti ci raccontano una metropoli già viva e all’avanguardia nella prima metà dell’Ottocento

Il realismo di Salvatore Fergola ultimo pittore di corte dei Borbone

È la prima esposizione dedicata a lui

La prima cosa che ti sorprende entrando a Palazzo Zevallos, palazzo monumentale in pieno centro a Napoli, è quanta incredibile bellezza, leggermente nascosta, puoi incrociare passeggiando lungo via Toledo, zona quasi esclusivamente dedicata allo shopping.

Il palazzo ospita una galleria museale, parte delle gallerie d’Italia (insieme alla Gallerie di Piazza Scala di Milano e Gallerie di Palazzo Montanari di Vicenza) di proprietà del gruppo Intesa Sanpaolo.

Fino al 2 aprile si terrà all’interno di Palazzo Zevallos una mostra sorprendente, “Fergola, Lo splendore di un Regno”. È la prima esposizione dedicata a Salvatore Fergola, artista napoletano vissuto dal 1796 al 1874, ultimo pittore di corte dei Borbone, grande protagonista della pittura napoletana ottocentesca.

Il realismo

Fergola, con la sua visione “fotografica” della realtà che lo circondava è riuscito a trasmetterci la vivacità della Napoli della prima metà dell’Ottocento. Infatti, la città che osserviamo attraverso i suoi dipinti ci racconta una metropoli già viva e all’avanguardia.

L’artista ha colto la quotidianità di quegli anni con incredibile realismo. Ha interpretato la vocazione alla modernità che aveva Napoli in quegli anni, realizzando opere che raffigurano e trasmettono alla perfezione momenti storici come la nascita della prima ferrovia d’Italia, il varo del primo battello a vapore e la costruzione dei primi ponti in ferro.

È “una mostra per riscoprire una Napoli d’avanguardia, spesso dimenticata”, così come dichiarato dagli organizzatori.

In occasione della mostra si è sviluppato anche un interessante progetto fotografico, per raccontare le innovazioni tecnologiche della città partenopea a distanza di due secoli da quelle dipinte da Salvatore Fergola.

Proseguiranno fino al 18 marzo gli incontri con fotografi internazionali che si confronteranno con le opere di Fergola, per documentare i cambiamenti e il fermento tecnologico in città. Ne abbiamo parlato qui.

Gli ultimi due workshop fotografici

Gli ultimi due workshop in programma avranno come protagonisti Marco Zanta, fotografo degli spazi urbani (sabato 4 marzo), Yuri Kozirev, fotogiornalista e Kadir Van Lohuizen, conosciuto per i suoi progetti sull’innalzamento del livello degli oceani, sull’industria dei diamanti e sul fenomeno dell’emigrazione nelle Americhe (sabato 18 marzo).

Inoltre è possibile dare il proprio contributo al progetto fotografico, ispirato ai temi di Salvatore Fergola, con scatti che raccontano la città che cambia. Le foto possono essere caricate fino a domenica 19 marzo sul sito di Gallerie d’Italia. Le immagini saranno poi valutate e scelte da un Comitato Scientifico composto da Storici dell’Arte, Fotografi e Curatori Fotografici: le migliori saranno poi inserite in una galleria fotografica su Gallerie d’Italia.

L’iniziativa ci ha convinto proprio perché rappresenta la capacità di valorizzare il passato pensando al futuro. Tradizione e innovazione, parole chiave della mostra e dei progetti correlati, rappresentano le linee guida di ogni territorio che vuole essere sempre più al centro della scena culturale e turistica.

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