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Chi sostituirà Callejon contro il Genoa: Pavoletti, Giaccherini o Rog?

Lavori in corso a destra. Hysaj squalificato (come in Coppa Italia) e spazio a Maggio. Più difficile trovare un’alternativa a Callejon.

Chi sostituirà Callejon contro il Genoa: Pavoletti, Giaccherini o Rog?

Elseid e José, a modo proprio, rappresentano un pezzo di anima di questo Napoli. L’internazionalizzazione e l’empolizzazione, due concetti che hanno generato milioni di pareri diversi, uno per ogni tifoso del Napoli nel mondo, si sono fuse sulla fascia destra. Hysaj e Callejon sono una grande vittoria di Sarri, del suo lavoro e del suo modo di porsi con i calciatori. Con tutti i calciatori, che provengano dal Real Madrid o dall’Empoli. Pensiamo si possano affermare tutte queste cose anche quest’anno, che nel frattempo Hysaj non ha saputo confermare in tutto e per tutto la splendida stagione disegnata al primo approccio napoletano.

Ebbene, per la prima volta le contingenze cancellano la fascia destra del Napoli. Contro il Genoa, per squalifica, saranno assenti entrambi. È la prima volta che succede in campionato (non giocarono contro lo Spezia in Coppa Italia) perché è la prima volta che succede a Callejon, è colpa sua. L’abbiamo già scritto, lo ripetiamo. Ultima gara saltata in Serie A da Josè: Sassuolo-Napoli 0-2, febbraio 2014. Dopo, è tutta una discesa fino al minuto di follia di Bologna. Per Hysaj, invece, alcuni match saltati. Anche per scelta tattica, di turnover. Il Napoli ha dovuto, a volte voluto, fare a meno dell’albanese. Dovere e volere sono due facce del potere. Quindi, il Napoli può sostituire Hysaj. Più difficile pensare di trovare un’alternativa interna a Callejon

Christian Maggio, la certezza e la necessità

Quasi a conferma di questa doppia teoria, sappiamo già come si schiererà la linea difensiva del Napoli contro il Genoa, quella priva di Hysaj. Maggio è già pronto, e questa squalifica non è proprio il male assoluto. Permette ad uno dei giocatori meno brillanti della stagione di riposarsi prima di Madrid, in una partita casalinga contro una squadra in difficoltà, e inoltre dà la possibilità a Maggio di prepararsi anche in campo a un altro match che dovrà per forza giocare da titolare. Parliamo, ovviamente, della semifinale di andata di Coppa Italia. Anche per la trasferta a Torino contro la Juventus, Hysaj sarà squalificato.

Diversa, invece, la situazione nel ruolo avanzato della catena. Le soluzioni, vivaddio, sono molteplici. C’è un’idea offensiva, un’idea equilibrata e una legata all’hype generato dall’organico azzurro. Esaminiamole una per una.

La soluzione offensiva (Pavoletti)

Tridente vero, puro, niente falsi nueve o centravanti tecnici – diventati capocannonieri, nel frattempo. Potrebbe essere di nuovo il turno di Pavoletti, con Mertens e Insigne ad alternarsi come esterni a destra e a sinistra a supporto del centravanti livornese. Una scelta coraggiosa, che permetterebbe all’ex Genoa di accumulare minuti in campo e intesa con i compagni. Inoltre, gli darebbe un’altra possibilità in un match dal grande contenuto emotivo. Ovviamente, in questo modo il Napoli si ritroverebbe a perdere protezione sul lato destro. Ovvero, la zona di campo in cui il Napoli attacca di meno e quindi – di converso – subisce di più. Mertens e Insigne, con il tempo, hanno sviluppato buone capacità di rientro (soprattutto Lorenzo), ma questa idea resta un azzardo. Suggestivo, tecnicamente allettante. Più probabile a partita in corso, però.

La soluzione equilibrata (Giaccherini)

Emanuele Giaccherini. Un equilibrio in campo, un equilibrio nello spogliatoio. L’ex Sunderland, stando alle indicazioni che arrivano dall’interno del Napoli, è stato acquistato proprio come vice-Callejon. Una figura eterea, che si materializza in caso di necessità estrema e quasi imponderabile, l’assenza del l’esterno spagnolo. Ecco, questo è il caso. E sarebbe pure il caso di Giaccherini, secondo noi, in modo da “accontentarlo” in quello che sarebbe il suo “diritto d’organico” e di non pregiudicare un equilibrio complesso nel rapporto triangolare col suo procuratore.

Ovviamente, Sarri non dovrà farsi condizionare nella scelta da dinamiche extra-campo. Conoscendo il tipo, difficilmente lo farà o lo farebbe. La dimensione tattica di questa scelta, però, ci sembra intelligente al di là di queste situazioni collaterali. Perché il Genoa è squadra che corre, che sbufferà rabbia dopo un periodo negativo, che verrà al San Paolo a imporre ritmi altissimi e aggressività. Giaccherini, in grado come pochi di coniugare fiato e qualità, potrebbe essere l’uomo giusto dal primo minuto. Con l’eventuale passaggio alla soluzione offensiva (vedi sopra) nel caso in cui la partita si mettesse male o facesse fatica a sbloccarsi. La soluzione più semplice, a volte, può essere anche la migliore.

La soluzione hype (Rog)

Marko Rog. Una candidatura che nasce soprattutto da un momento di gioco, dalla splendida percussione che ha portato al gol di Gabbiadini in Napoli-Spezia, Coppa Italia. Una candidatura che nasce per la curiosità morbosa di vedere in campo il croato, ancora ai margini del progetto nonostante siamo arrivati a febbraio. Sapete come la pensiamo, su Rog. Non è ancora tempo per lui, l’ha dimostrato. Potrà far vedere di che pasta è fatto, ci sarà bisogno di tutti in questo ciclo infinito di grandi partite. L’unica cosa di cui non ha bisogno lo stesso calciatore è una forzatura di ruolo, un inserimento inventato in un ruolo non suo. O in cui, almeno, nessuno l’ha mai visto.

La soluzione hype acquisirebbe senso una volta provata e riprovata, in allenamento e in partita. Così, buttata lì per permettere al calciatore di giocare qualche minuto in più, non ha ragione d’esistere. Sarebbe sbagliata per tutti.

 

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