ilNapolista

Oggi il Napoli campione d’inverno dello scorso anno sarebbe a sette punti dalla Juventus

Il Napoli ha tre punti di svantaggio rispetto allo scorso anno, ha segnato (4 gol) e subito (7 gol) di più. La vera differenza lo fa il +6 (+9 potenziale) della Juve.

Oggi il Napoli campione d’inverno dello scorso anno sarebbe a sette punti dalla Juventus

Da Frosinone a Tonelli

Di questi tempi, un anno fa, il Napoli festeggiava il titolo di campione d’inverno. Una roba platonica, che sembra lontanissima nel tempo. Lo è, in realtà, perché nel frattempo sono cambiate tante cose. Ma il Napoli, numeri alla mano, è rimasto più o meno lo stesso. Anzi, si è addirittura migliorato (in proiezione).

Cominciamo dall’analisi più semplice e banale: i punti. Sono 38 contro i 41 dell’anno scorso, esattamente una vittoria in meno e una sconfitta in più. Stesso identico numero di pareggi. Il confronto con i gol è proporzionato, equilibrato: i 38 gol fatti nella scorsa stagione diventano 42. I 15 subiti, invece, diventano 22. Una crescita di entrambe le quote, quasi necessaria se si pensa ai cambiamenti in attacco a cui è stato costretto via via Sarri, dalla cessione di Higuain fino all’infortunio di Milik. Un cambio di prospettive offensive che, in qualche modo, non poteva che avere delle ripercussioni sulla fase difensiva (considerando anche l’infortunio di Albiol). Rimaniamo solo al campionato, ma sottolineiamo anche che, nel frattempo, il Napoli ha passato da primo in classifica il suo girone di Champions. La differenza con l’Europa League è netta, e vale ben dei tre punti che “mancano” in campionato.

Altri dati particolari: diminuita la media punti in casa (da 2,55, 23 punti in 9 partite nel 2015/2016, a 2,3, 23 punti in 10 partite nella stagione in corso), invariata quella in trasferta (18 punti in 10 partite nel 2015/2016, 15 punti in 9 partite nella stagione in corso). Aumentato il numero di calciatori a segno (sono 11, in campionato, contro i 7 della scorsa stagione), aumentato il numero dei gol su palla inattiva: 5 nello scorso anno (con 2 rigori), 8 in questo (con 2 rigori).

Gli altri

La frase con cui abbiamo aperto il pezzo è ovviamente la rappresentazione di una realtà, di un ricordo. Eppure, è una forzatura statistica. Il Napoli campione d’inverno 2015/2016 chiuse il primo ciclo di partite con 41 punti. Una quota che, ora, significherebbe il secondo posto a pari punti con la Roma. A una distanza di 4 punti (diciamo 7, c’è Crotone-Juventus…) dagli attuali campioni d’inverno. La Juventus, quindi, è la vera e assoluta macchina da guerra del campionato. È un’anomalia statistica. Basti pensare che, rispetto a un anno fa, ha già 6 punti in più. Praticamente 9, considerando acquisito il successo a Crotone.

Una cifra spaventosa, vicinissima a quella incredibile del girone di ritorno dell’ultimo campionato: 52 punti conquistati su 57. Vincendo in casa dei calabresi, i bianconeri si ritroverebbero ad essere addirittura la terza squadra per saldo punti rispetto alla 19esima dello scorso campionato. I bianconeri, infatti, metterebbero insieme un miglioramento più basso rispetto solo a quelli dell’Atalanta (+11, da 24 a 35) e Lazio (+10, da 27 a 37). Insomma, come dire: più che l’inizio (effettivamente) zoppicante nell’ultimo torneo, il punto chiave sta nell’incredibile media punti che i bianconeri tengono ormai da un campionato intero, da 38 partite a questa parte. Ovvero, 4 sconfitte, un pareggio e 33 vittorie. 100 punti, cifra rotonda. Il saldo peggiore appartiene a Sassuolo ed Empoli, entrambe a -13 rispetto allo scorso campionato.

ilnapolista © riproduzione riservata