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Sebastiano Luperto, in prestito alla Pro Vercelli, è considerato un «potenziale fenomeno»

La Sesia, testata del vercellese, elegge Luperto come campione del futuro. E racconta la sua carriera, dalla conversione tattica fino al rapporto con Sarri.

Sebastiano Luperto, in prestito alla Pro Vercelli, è considerato un «potenziale fenomeno»

L’articolo de La Sesia

Un titolo mirabolante, la classica carica enfatica del giornalismo sportivo.Che, però, dovrà pur far riferimento a qualcosa. Cioè: non è che da un giorno all’altro un calciatore diventa un «potenziale fenomeno». Eppure, Sebastiano Luperto prende e porta a casa questa definizione. Così importante, così significativa. Ha titolato così La Sesia, testata che si firma come “giornale di Vercelli e provincia”.

Luperto è in prestito alla Pro, e sta disputando un ottimo campionato. Lo leggi nel pezzo di cui parliamo, che ne racconta carriera, evoluzione tecnica e tattica. Che recupera chicche d’annata, come la sua trasformazione da esterno d’attacco in terzino e poi in difensore centrale. L’intuizione è di Claudio Luperto, che non è un parente ma solo un (omonimo) allenatore dei giovanissimi del Lecce. Sebastiano Luperto, salentino doc, ha esordito in Serie A con il Napoli. Era il giorno di Napoli-Milan 3-0, Benitez lo tirò fuori a sorpresa dal cilindro della panchina. Poi, la stagione vissuta a metà tra prima squadra e la primavera di Saurini, senza scendere mai in campo con i grandi ma stuzzicando la fantasia di Maurizio Sarri. Che, come si legge anche nel pezzo de La Sesia, «non voleva privarsene assolutamente quest’estate».

Luperto alla Pro

La Pro Vercelli tenta il colpo gobbo, lo prende in prestito all’ultimo secondo e lo lancia. La Sesia racconta addirittura di un vero e proprio colpo di fulmine condiviso, vicendevole. «Fra Luperto e la società, ma anche fra Luperto e la città il rapporto è sbocciato subito: “Ho trovato un ambiente tranquillissimo, compagni disponibilissimi che mi hanno accolto subito bene. Questa società, questa città sono – dice ancora il giovane difensore – l’ambiente ideale per un giovane come me: ci sono tante aspettative, com’è giusto che sia, ma c’è meno pressione. Dovevo fare un’esperienza come questa, dovevo mettermi alla prova”».

C’è anche qualche retroscena sul suo futuro azzurro, sul suo rapporto interrotto ma non troppo con Sarri. Ed è lo stesso Luperto a raccontarlo: «Il mister è un grande lavoratore sul campo, è un perfezionista che cura ogni dettaglio. Quando c’è stata la trattativa, voleva che andassi a giocare in una squadra con caratteristiche di gioco simili alle sue: una squadra, cioè, che difficilmente butta via il pallone, che imposta la manovra già con i difensori».

La Pro, dunque. Che lo sta crescendo bene, anche se da queste parti si lotta giusto per la salvezza. Se lo si fa con un «potenziale fenomeno» in campo, però, la cosa viene meglio. Ci fa piacere per lui, ma ci fa tanto piacere anche per il Napoli.

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